Diario Viola Fiorentina

Un nuovo stop per la corsa viola

(Nella foto Pietro Terracciano, gentilmente concessa da Paolo Giuliani)

Dopo il turno europeo che ha proiettato la squadra di mister Italiano in vetta alla classifica del girone, nella decima giornata di campionato i viola nel monday night sono di scena all’ Olimpico contro la Lazio. Come nella passata trasferta, contro il Napoli, la tifoseria diserta la capitale, per protesta contro il caro biglietto.

Nella formazione titolare sei giocatori diversi rispetto alla precedente gara, in difesa torna Biraghi a sinistra e Milenkovic e Quarta al centro, in mediana Arthur e Duncan, trequartista Bonaventura, Nico Gonzalez in avanti. Gli undici di partenza con il modulo del 4-2-3-1 sono: Terracciano tra i pali, Parisi, Milenkovic, Quarta, Biraghi, Arthur, Duncan, Ikoné, Bonaventura, Gonzalez, Beltran.

Fase di studio delle due squadre con i viola più propositivi. Al 14esimo da cross di Bonaventura, ottimo scatto di Beltran che evita il portiere Provedel e manda il pallone in rete, dopo il consulto Var goal annullato per tocco di mano dell’attaccante. Pochi minuti dopo ancora l’argentino su cross di Duncan, manda con un colpo di testa il pallone sul palo.

Le azioni si susseguono da una parte e dall’altra, con i viola pericolosi con Duncan, poi è Ikone che dribbla tra avversari e crossa per Gonzalez, il cui tiro fermato dal portiere Provedel. Nel minuto di recupero contrasto in area tra Rovella e Ikonè, con il francese che protesta platealmente con l’arbitro per ottenere la massima punizione, l’arbitro Mercenaro ammonisce entrambi i giocatori.

Nella prima frazione gara tattica con totale possesso palla viola (63%) e ottimi spunti,  manca la concretezza per azioni offensive create, i laziali spesso in difficoltà dal pressing degli avversari.

Nella ripresa Duncan, ammonito in precedenza, lascia il posto a Mandragora. I laziali più incisivi si portano in area con una buona incursione di Castellanos, in presunto fuorigioco, ma subito dopo è Terracciano che interviene con una parata provvidenziale su tiro di Felipe Anderson.

Al 61esimo doppia sostituzione, Nzola al posto di Beltra, Barak per Bonaventura. Ottima triangolazione tra Parisi e Ikonè, con il terzino che passa a Gonzalez, il cui tiro termina sul fondo.

Al 66esimo altro grande intervento di Terracciano di piede su Luis Alberto, il portiere viola mantiene inviolata la porta. Nel frattempo continua a cadere una copiosa pioggia sull’Olimpico che non crea problemi al terreno di gioco.

Al 71esimo Arthur lascia il posto a Maxime Lopez. La Fiorentina continua a pressare con un tiro di Quarta per Ikonè , il francese guadagna un angolo, da corner battuto da Biraghi un forte tiro di Mandragora termina fuori. Al 79esimo esce Biraghi per Ranieri, la fascia di capitano passa a Quarta.

Nei minuti finali pressing viola con un corner battuto da Mandragora, Nzola si coordina e tira ma il portiere laziale Provedel para, l’estremo difensore si ripete su tiro potente di Maxime Lopez.

Nei 4 minuti di recupero, azione offensiva laziale con un colpo di testa di Vecino (ex viola) che batte sul braccio di Milenkovic, per l’arbitro senza esitazione è rigore. Si porta sugli undici metri Immobile, subentrato dalla panchina, portiere spiazzato e vittoria per i padroni di casa.

Epilogo di grande delusione per i ragazzi di mister Italiano, che giocano con intensità e creano difficoltà ai vice campioni dello scorso anno, non superiori per quello visto in campo, episodi sfortunati e beffa finale decretano una sconfitta non meritata, con un pari che sarebbe stato anche stretto.

La prestazione di squadra con i soliti limiti, la mancanza di precisione nel finalizzare i tiri in porta, le disattenzioni e le incertezze di qualche singolo, il poco supporto dai cambi che non portano risvolti positivi.

Nel reparto difensivo il migliore è il portiere Teracciano, si oppone in un paio di occasioni, Parisi a destra si adatta chiudendo gli spazi, contrasta gli avversari e propone ottime aperture in fase offensiva, Quarta meno evidente in impostazione, preciso in copertura, Biraghi sottotono Milenkovic purtroppo distratto nell’azione che determina in negativo la gara.

In mediana Arthur porta ritmo e smista palloni, cosi come Maxime Lopez quando subentra al suo posto, da apprezzare il diagonale verso la porta, Duncan e Bonaventura con una buona prova, due assist che avrebbero voluto altra fortuna.

In avanti Gonzalez posizionato nella parte destra meno brillante, ma classe e doti tecniche di un giocatore di livello, Ikoné conferma un buon periodo ma cala nella seconda parte.

Gli attaccanti in chiaro scuro, Nzola non incide, Beltran dopo la prima doppietta viola nella gara europea, offre un inizio scoppiettante con un goal annullato e un palo che potevano indirizzare la gara in discesa, ma crea i presupposti che possa diventare un attaccante di ruolo nell’arco della stagione.

Un’amara sconfitta, la seconda consecutiva dopo l’Empoli in casa, rallenta per il momento, la corsa verso posizioni di alta classifica, ma non preclude il cammino fino agli obiettivi finali, consapevoli di poter essere protagonisti nelle diverse competizioni.

L’occasione per riprender il percorso, dopo questi due stop inaspettati, arriva con la sfida delle sfide, contro la nemica di sempre, la Juventus, la prossima domenica al Franchi nel posticipo serale.

La squadra consapevole dei propri mezzi con carattere, grinta agonistica e forti motivazioni dovrà affrontare la gara come una finale, per tornare alla vittoria, per la soddisfazione di battere una delle big,  per la gioia del popolo viola, perché da queste parti non sarà mai una partita come le altre.

Autore

Patrizia Iannicelli

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