REGGIO EMILIA (dal nostro inviato) – Nell’anticipo delle 18.00 del sabato della trentaquattresima giornata, la Fiorentina affronta al Mapei Stadium di Reggio Emilia il Sassuolo di mister Beppe Iachini ex giocatore viola. La formazione di partenza, in maglia rossa in onore del quartiere di S.Maria Novella, presenta diversi cambiamenti, rispetto alla gara del mercoledì precedente contro la Lazio, sia per infortuni che per squalifica.
Si parte con il modulo del 4-3-1-2, Dragowski tra i pali, all’esordio da titolare, Laurini, Vitor Hugo, Milenkovic, Maxi Olivera al posto di Biraghi sulla fascia sinistra, Dabo, Benassi, Veretout, Saponara (cap.), Chiesa e Falcinelli all’attacco.
Al terzo minuto fallo di Dabo su Missiroli e conseguente ammonizione per il francese da parte dell’arbitro Irrati. I viola in questa fase sbagliano diversi passaggi e sono costretti a difendersi dalle incursioni dei neroverdi. Da un errore di Milenkovic parte un contropiede dei padroni di casa che sono fermati dalla difesa gigliata, la conseguente punizione è parata dal portiere polacco.
Quasi alla mezz’ora seconda ammonizione per Dabo per fallo su Berardi lanciato a rete, rosso ed espulsione per il francese. La gara dei viola in salita per inferiorità numerica ma anche per pochi spunti e mancanza di idee. Al quarantesimo il Sassuolo passa in vantaggio con una bella rete di Politano che riceve dalla destra e tira al volo da fuori area. Una brutta entrata di Berardi su Dragoswki costringe l’arbitro a consultare il Var per gli estremi di un’ espulsione, ma tutto regolare e si prosegue. Dopo tre minuti di recupero si va all’intervallo.
Nella ripresa i viola non riescono a inquadrare lo specchio della porta e le difficoltà di ogni reparto evidenti. Mister Pioli prova con un doppio cambio, entrano Gil Dias e Simeone per Maxi Olivera e Saponara, la fascia di capitano passa a Chiesa. La reazione dei viola è sterile, e in diverse occasioni rischiano il secondo goal. Il terzo cambio è l’uscita di Chiesa per Gaspar, la fascia di capitano passa a Benassi.
Dopo cinque minuti di recupero termina la gara che porta alla seconda sconfitta dei gigliati in pochi giorni. Una battuta d’arresto dopo quella incredibile contro la Lazio, con la differenza che la sconfitta interna era arrivata con episodi discutibili, ma con intensità e motivazioni contro avversari tecnicamente superiori. Nella gara contro il Sassuolo la Fiorentina ha mostrato un calo fisico ma soprattutto mentale, il caldo e l’uomo in meno non possono giustificare una delle prestazioni più brutte della stagione.
L’ingenuità di Dabo è statal’episodio chiave (troppa affrettata la prima ammonizione?), ma la mancanza di tiri in porta (solito problema già visto), il calo di giocatori come Chiesa e Veretout, la mancanza di riserve al pari dei titolari, difesa in affanno, sono la sintesi di una giornata iniziata male finita peggio. Un’ occasione sprecata ancora una volta con un avversario alla portata (Verona, Spal) che renderà più difficile e impervio il cammino di queste ultime giornate, anche se un piazzamento in Europa sarebbe la giusta ricompensa per un gruppo che oltre ogni ostacolo ha lottato con forza e cuore.
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