Diario Viola Fiorentina

Un sogno infranto

Nella foto una fase di gioco della gara, le ragazze viola opposte alle forti tedesche, fonte ACF Fiorentina)

Dopo il brillante avvio della stagione, con le due vittorie ottenute in campionato (Napoli in casa e Milan in trasferta, ndr), e con il Brondby e Aiax, nella fase ad eliminazione, le ragazze viola sono impegnate nel doppio turno dei play off di Champions  League, che vale l’accesso ai gironi della competizione.

La gara di andata è tra le mura di casa nello stadio Curva Fiesole del Viola Park, mercoledì 18 settembre alle 20.00. La giornata quasi invernale, con scrosci di pioggia continua in un giorno infrasettimanale, porta sugli spalti qualche centinaio di spettatori, che non fanno mancare il loro supporto alla squadra del tecnico De La Fuente.

Presenti come consueto, quando sono in città, il presidente Rocco Commisso  e la moglie Catherine, con il direttore generale Alessandro Ferrari, i dirigenti del settore. Ad assistere alla gara anche il portiere della squadra maschile David De Gea, che non si sottrae a foto di rito con i tifosi.

Prima della gara si effettua un minuto di silenzio (come deciso dalla Lega calcio, in tutto il week end di gare) per la prematura scomparsa del giocatore Salvatore Schillaci.

La formazione parte con il modulo 4-2-3-1, tra i pali Fiskerstrand, in difesa Faerge, Filangeri, Tortelli, Toniolo, in mediana Johannsdottir e Severini, in avanti Bonfantini, Boquete,  Janogy, di supporto a Catena.

La gara parte subito in salita, dopo appena cinque minuti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la tedesca Hegering svetta tra la difesa viola e realizza il vantaggio delle tedesche, non impeccabile il portiere gigliato Fiskerstrand nell’occasione.

Mentre la pioggia cade copiosa, le gigliate non trovano la forza di reazione, subiscono la fisicità delle avversarie, che senza tregua, continuano a pressare.

Man mano che passano i minuti non si ha l’impressione che le padrone di casa possano rimettere la gara in equilibrio, nessun tiro verso la porta avversaria.

Al 18esimo primo corner delle viola, con il pallone che in area non trova il colpo vincente. Dalla parte opposta il Wolfsburg è sempre pericoloso con le giocatrici, che in velocità e pochi passaggi, si riversano nell’area avversaria.

Al 25esimo ancora la tedesca Hegering che approfitta di un’uscita avventata del portiere Fiskerstrand e porta al raddoppio delle ospiti. La gara a senso unico, le tedesche a tutto campo continuano a giocare a creare occasioni da rete, al 32esimo il capitano Popp centra il palo, preludio della terza rete proprio della stessa giocatrice che con un tiro al volo, manda il pallone in rete.

Prima dell’intervallo, purtroppo il bottino aumenta con un rasoterra di Brand che si infila nell’angolino della porta, 4 le reti. Cala il buio sullo stadio e per le ragazze, che impotenti sono in balia delle avversarie.

Nella ripresa aumenta la pioggia e le difficoltà delle gigliate, che non trovano  la forza per portarsi in avanti, consapevoli di non poter rimettere in piedi una gara ormai compromessa.

Al 52esimo arriva la quinta rete, assist di Huth e doppietta personale di Popp. Le viola provano qualche incursione, Severini lancia Boquete, fermata dalla posizione di fuorigioco.

Le tedesche scatenate continuano a creare azioni offensive, arrivano in porta con estrema facilità, al 56esimo arriva il sesto goal, ancora Popp che mette a segno la tripletta.

Al 64esimo triplo cambio tra le gigliate, escono  Toniolo, Severini e Boquete, per Erzen, Breitner e Bredgaard. Al 67esimo finalmente un affondo della Fiorentina, ma il tiro di Janogy fermato dalla difesa sulla linea di porta.

Al 72esimo ultima doppia sostituzione, Catena e Janogy lasciano il posto a Pastrenge e Longo. Nei minuti finali all’83esimo, arriva la settima rete della neo entrata Endemann, che dopo 3 minuti di recupero chiude la gara.

Le tedesche dimostrano la maggiore esperienza e una forza fisica incredibile, una gara considerata proibitiva sulla carta già nello sfortunato sorteggio, ma una debacle assoluta, con un passivo cosi enorme non era preventivabile.

La Fiorentina dalle prime fasi di gioco, subisce il dominio totale in ogni zona del campo, la superiorità tecnica delle avversarie, la differenza tra le squadre che decide la gara.

La centrocampista Veronica Boquete, fonte ACF Fiorentina

Le ragazze viola da Boquete a Tortelli, da Faerge a Catena e Janogy e cosi le altre, cercano di opporsi, ma troppo forti le tedesche in totale pressing tutta la gara, che impedisce di poter ostacolare la loro forza fisica e mentale.

Tra una settimana il ritorno in Germania, per le tedesche una semplice formalità, per la Fiorentina la certezza (salvo miracoli …) dell’esclusione di poter entrare nella fase a gironi.

Il sogno, di poter essere tra le protagoniste della Champions League, si infrange in una serata negativa per le ragazze viola, ma non cancella il percorso che le ha riportate in Europa dopo tre anni, con soddisfazioni ed entusiasmo.

La strada per migliorare il divario tecnico con le squadre europee è ancora  lunga ed impervia, ma  diversi sono  i segnali positivi che fanno presagire, che la squadra femminile ha tutte le credenziali per essere competitiva in questa stagione, per raggiungere obiettivi prestigiosi, e lottare per qualche trofeo.

Autore

Patrizia Iannicelli

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