Diario Viola Fiorentina

Un sorriso per l’Europa

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(Nella foto, Bonaventura festeggia la rete del vantaggio, fonte Fiorentina Instagram)

Nell’ultima gara di campionato, la 38esima, la Fiorentina, gioca l’ anticipo serale di giovedì, contro il Cagliari, per consentire alla quadra viola concentrazione e preparazione in vista della finale del 29 maggio di Conference League.

I sardi dopo aver conquistato la settimana scorsa la matematica salvezza, con il tecnico Claudio Ranieri, che chiude la sua carriera come allenatore di club, rappresenta una sfida che racchiude diversi significati.

Il tributo all’allenatore rossoblù, omaggiato per la sua straordinaria carriera di successi, arriva anche dalla società viola, per gli anni trascorsi sulle rive dell’Arno (dal 1993 al ’97, con la vittoria di una Coppa Italia e una Supercoppa nel 1996, ndr), che prima della gara, gli consegnano una maglia celebrativa.

La tifoseria gigliata non è presente sugli spalti dell’Unipol Domus di Cagliari, per problemi organizzativi.

Poco prima del fischio d’inizio tutto lo stadio in piedi con un lungo applauso per mister Ranieri, condiviso in campo da tutti i giocatori, dall’arbitro di turno Prontera, una serata di grande emozione e commozione per tutti i protagonisti.

Nella formazione di partenza diversi titolari, una mini rotazione per mister Vincenzo Italiano, il modulo del 4-2-3-1, Terracciano tra i pali, Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi, Mandragora, Bonaventura, Ikonè, Barak, Castrovilli, Belotti.

La gara inizia a ritmo blando, dopo poche azioni rilevanti, al minuto 13, ancora applausi per l’indimenticato Davide Astori, capitano viola ed ex del Cagliari.

La prima occasione è al ventesimo, da punizione battuta da Biraghi, Belotti di testa impegna il portiere Scuffet che si supera e nega la rete all’attaccante.

I padroni di casa crescono con i minuti che passano, si proiettano in avanti con azioni a ripetizione, Deiola davanti la porta manda alto sulla traversa, Luvumba su assist di Lapadula impegna Terracciano che salva, il portiere gigliato si ripete su colpo di testa ancora di Deiola.

Il Cagliari domina in fase offensiva e chiude i viola nella propria metà campo, ma nel migliore momento dei sardi, arriva il goal di Bonaventura che rompe l’equilibrio, il numero 5 riceve da Castrovilli, si sposta il pallone sul mancino e con gran tiro gonfia la rete alla destra del portiere Scuffet.

Nel finale di tempo in pieno recupero, al 47esimo, arriva il pari del Cagliari con un tiro di Lapadula, solo davanti al portiere, dopo il consulto Var, rete annullata per fuorigioco.

Nella ripresa stesso copione, ritmo lento, Cagliari che cerca il pari, Deiola manda di poco al lato alla sinistra di Terracciano.

Al 56esimo i primi innesti dalla panchina, Gonzalez e Arthur per Ikonè e Mandragora.

Dopo diversi tentativi, il Cagliari trova il pari al 65esimo, con un colpo di testa del capitano Deiola, tutta la squadra abbraccia Ranieri, ancora un check Var, che dopo il controllo convalida la rete.

Mister Italiano effettua altre sostituzioni, Milenkovic lascia il posto a Quarta, al 72esimo altri due cambi, fuori Bonaventura e Belotti, per Beltran e Nzola. L’angolano subentrato sfiora il goal, anche Arthur prova dalla distanza.

Nei minuti finali si accende la gara con una serie di incredibili occasioni, passa in vantaggio il Cagliari, prima rete in serie A del 2003 Mutandwa, lo zambiano appena entrato, realizza una splendida rete con una precisione balistica perfetta, pallone che si infila sul secondo palo.

I viola distratti nel secondo tempo, hanno la capacità di reazione e a due minuti dalla fine trovano il pari, punizione di Biraghi e deviazione in rete di Gonzalez sul secondo palo.

Nico Gonzalez autore del secondo goal, di Paolo Giuliani

Sembra tutto chiuso, ma un finale incandescente mette tutto in discussione.

Al 90esimo goal di Lapadula, annullato per fuorigioco, l’arbitro assegna 5 minuti di recupero.

Girandola di sostituzioni anche per i padroni di casa, compreso il portiere Scuffet che lascia il posto ad Aresti, il direttore di gara allunga il recupero di ulteriori minuti.

Al 97esimo, fallo in area di Di Pardo su Beltran, l’arbitro non vede l’intervento e viene richiamato al Var, dopo la visione delle immagini, indica il dischetto per la massima punizione.

Dagli undici metri si porta Arthur, che con un destro non sbaglia e porta i viola al definitivo 3 a 2.

Una gara dal risultato sempre incerto, con un avversario che domina a lunghi tratti, ma una Fiorentina capace di ribaltare e credere nella rimonta, una squadra di carattere che lotta fino ai secondi finali.

Una prova con le solite disattenzioni difensive, che spesso hanno penalizzato la prestazione generale, in questo caso, la vittoria mette in secondo piano le sviste personali, ma pone un’attenzione particolare, nell’evitare certi errori, nella prossima fondamentale sfida.

Pietro Terracciano, autore di ottime parate, di Paolo Giuliani

Terracciano effettua ottime parate, incerto nella rete annullata dal Var di Lapadula, Milenkovic e Dodo fanno buona guardia, anche Quarta non demerita, sufficienti nel complesso, Ranieri meno concreto, Biraghi si alterna, in chiaro scuro, l’assist per il pari di Gonzalez, alza la sua prestazione generale.

In mediana Mandragora e Barak non al meglio, Castrovilli cresce con il passare dei minuti, nella ripresa meglio.

In avanti Ikoné sottotono viene sostituito, Belotti lotta come sempre con volontà, ancora sfortunato nel trovare la rete, anche se pochi i tiri verso la porta, Beltran anche se poco in evidenza, ha il pregio di trovare un rigore, poi decisivo per il successo.

Sul podio il sempre verde Bonaventura, classe 1989, tecnica e doti da vendere, grande goal di ottima fattura che sblocca la gara, ottava rete della stagione, prestazioni oltre la media, che avrebbero meritato una convocazione in Nazionale.

L’argentino Nico Gonzalez, imprescindibile la sua presenza in campo, velocità e dribbling, al posto giusto nel momento giusto, il pari nel rush finale, offre la carica ai compagni di poter ottenere il massimo della posta in palio, rigorista della squadra, lascia il pallone al compagno Arhur, con grande altruismo e generosità. Una delle sue migliori stagioni realizzative con 11 reti all’attivo.

Infine appunto il brasiliano Arthur che dopo la prima rete in maglia viola, pochi giorni fa con il Monza, con responsabilità ma soprattutto con freddezza, regala tre punti fondamentali.

La vittoria ottenuta al fotofinish, consolida l’ottavo posto in classifica, 57 punti, (con la gara da recuperare a fine stagione con l’Atalanta, rinviata dopo il malore che ha portato alla scomparsa del direttore Jo Barone), che significa terza partecipazione (matematica) consecutiva alla Conference League.

Un sorriso per l’Europa conquistata dal campionato, ma anche per la prossima finale di Atene, che diventi festa per un trofeo atteso da decenni, per Firenze e la Fiorentina.

Autore

Patrizia Iannicelli

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