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Un sospiro di sollievo

Nel posticipo domenicale della sedicesima giornata gara di cartello al Franchi, dove la Fiorentina affronta la capolista Inter. Sugli spalti ancora numeri importanti e tagliandi dei diversi settori esauriti da diversi giorni, gli spettatori totali sono 37.537.

Il capitano Pezzella rientra con una vistosa mascherina dopo lo stop per infortunio, il campione francese Ribery dopo l’operazione alla caviglia è presente in tribuna, dopo aver incitato i compagni nello spogliatoio prima della gara.

Mister Montella parte con il modulo del 3-5-2, Dragowski, Milenkovic, Pezzella (cap), Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert, Boateng, Chiesa. Dalla curva Fiesole un grande striscione con l’immagine del giocatore viola Bruno Beatrice, scomparso prematuramente 32 anni fa.

Inizia la gara con un fallo di De Vrij su Chiesa, un minuto dopo viene fermato Boateng da Skriniar, solo richiami verbali dall’arbitro Mariani senza ammonizioni. All’ottavo minuto dalla sinistra Borja Valero si libera di Milenkovic e trova l’angolo preciso per il vantaggio neroazzurro. L’ex viola non esulta al goal.

Gara in salita per i viola che ancora una volta devono rincorrere, al quattordicesimo un gran tiro di Badelj trova il portiere Handanovic che manda in angolo. Dalla Fiesole si alza il coro per Frank Ribery, con uno striscione con la scritta Forza Frank.

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I viola non trovano spazi, ci provano con qualche conclusione, ma sono gli ospiti che recuperano e mettono in apprensione le retrovie ogni volta che hanno il pallone. Alla mezz’ora ancora una disattenzione della difesa viola, l’azione parte da Lukaku per Lautaro che arriva indisturbato in area e mette in rete. Il Var annulla il goal per fuorigioco di Lukaku.

Intanto resta a terra Castrovilli per un problema muscolare, dopo qualche minuto il centrocampista resta in campo. A pochi minuti dal termine del primo tempo, cross di Biraghi per Lukaku, il belga colpisce di testa verso la porta, Dragowski respinge il pallone sulla linea. Dopo tre minuti di recupero si va all’intervallo.

Nella seconda frazione di gioco azioni manovrate dalla squadra viola, ritmo lento, gli ospiti sembrano più concreti e decisi. Al cinquantanovesimo esce Chiesa per Vlahovic, dai diversi settori fischi di disappunto del pubblico, solo nel post gara mister Montella parla di cambio dovuto a problemi fisici del numero 25.

Al sessantacinquesimo gran tiro di Castrovilli dalla distanza è parato in due tempi da Handanovic. Il secondo cambio di Montella è l’ingresso di Benassi al posto di Badelj. La Fiorentina prova con qualche azione, ma sono i nerazzurri ad impegnare il portiere polacco, che subisce un brutto fallo in area da Lautaro che lanciato a rete non evita il contatto.

Dopo alcuni minuti con i dovuti interventi dello staff medico, il portiere sembra chiedere il cambio, ma riprende il suo posto in porta. Nei minuti finali bella chiusura di Pezzella su Lukaku. Il terzo cambio per i viola esce Castrovilli per Eysseric. Negli ultimi minuti i viola in avanti, ma senza trovare precisione e concretezza.

Nel secondo minuto dei sei di recupero, il serbo Vlahovic parte dal centrocampo, 50 metri con palla al piede entra in area e con un gran sinistro batte Handanovic. Esplode il Franchi al pareggio spettacolare del classe 2000 che prima festeggia con i compagni ma poi corre verso la panchina ad abbracciare Montella. Un euro goal che fa balzare agli onori di cronaca un ragazzo che ha tutte le credenziali per diventare un grande attaccante.

Standing ovation del Franchi per Borja Valero

Standing ovation del Franchi per Borja Valero

Dopo la doppietta realizzata a Cagliari, purtroppo ininfluente, il serbo realizza un gol pesante che porta morale e un minimo di tranquillità, dopo un periodo di polemiche e confusione. Il secondo protagonista della serata, il portiere Dragowski decisivo con due prodezze che salvano la porta tenendo in partita la squadra fino alla fine, da elogiare la sua determinazione a restare in campo anche dopo il brutto colpo ricevuto, che poteva portare all’argentino Lautaro il rosso.

Grande prestazione del capitano Pezzella rientrato in tempi record dopo l’intervento allo zigomo, provvidenziale in alcuni recuperi, il resto del reparto difensivo ha mostrato lacune e disattenzioni. Dal centrocampo ancora diverse imprecisioni, passaggi sbagliati, pochi spunti e ripartenze, come sempre il solito Castrovilli mostra intraprendenza, ma meno brillante forse condizionato dall’infortunio muscolare che lo costringe a lasciare il campo. In avanti le solite considerazioni da settimane, poca concretezza, mancanza di cinismo sotto porta, il gol partita di Vlahovic la sola nota positiva del reparto.

La Fiorentina interrompe la serie negativa dopo quattro sconfitte, ferma la blasonata capolista in corsa per il titolo finale, muove la classifica alquanto preoccupante. Un sospiro di sollievo per affrontare le prossime sfide, la prossima tra pochi giorni ancora al Franchi, contro un’altra big, la Roma, ultimo test per chiudere un anno non esaltante, ma con i presupposti di creare e aprire un nuovo ciclo vincente in futuro.

Autore

Patrizia Iannicelli

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