(Nella foto la squadra festeggia la rete di Beltran, fonte Instagram Fiorentina)
A poche ore dal successo europeo in trasferta, i viola nella nona giornata di campionato, tra le mura del Franchi, affrontano la Roma.
Una gara considerata di cartello, con un avversario ostico, anche se in questo inizio di stagione ha avuto un’avvicendamento sulla panchina con l’esonero del tecnico De Rossi a favore di Ivan Juric.
L’attesa spasmodica e l’annuncio di controlli accurati, portano dal primo pomeriggio intorno alla zona dello stadio, molti tifosi, la Curva viola esaurita in ogni posto, nel settore ospiti poche centinaia, per la riduzione dovuta ai lavori di restyling dell’impianto.
In totale sugli spalti risultano 20.440 spettatori. Mister Palladino si affida alla squadra titolare, nove undicesimi rispetto alla precedente sfida, Kean reduce da una botta alla caviglia nella gara contro il Lecce, stringe i denti e parte dal primo minuto, l’unica assenza l’islandese Gudmudsson per problemi muscolari.
Il modulo resta quello del 4-2-3-1, De Gea tra i pali, in difesa Dodo a destra, Comuzzo e Ranieri (cap.),centrali, Gosens a sinistra, in mediana Adli e Cataldi, in avanti Colpani, Beltran, Bove, a supporto di Kean.
Parte subito la Roma che con i tiri di Dybala e Pellegrini, impegnano il portiere De Gea ma senza problemi.
Alla prima occasione passano in vantaggio i padroni di casa con una splendida azione, Dodo perde la palla che arriva a Bove che verticalizza per Kean, l’attaccante di tacco per Beltran che gli rende il pallone, stop di destro e tiro con il mancino del numero 20, che si infila all’angolo della porta difesa da Svilar, gara in discesa per i ragazzi di Palladino.
I gigliati continuano a creare azioni, Dodo entra in area ma il suo tiro è alto, subito dopo un cross di Beltran per Kean, che ostacolato in area, non può calciare.
Al 15esimo Bove entra in area, fermato dal terzino giallorosso Celik, l’arbitro di turno Sozza senza esitazioni indica il dischetto. Dopo il controllo Var, penalty confermato.
Dagli undici metri si porta Beltran che spiazza il portiere e porta al raddoppio.
La squadra micidiale nelle ripartenze sfiora la terza rete, Colpani per Cataldi il cui tiro deviato termina all’esterno della rete.
Alla mezz’ora il tecnico giallorosso effettua due cambi, Zalewski e il centrocampista Kone, quest’ultimo dalla distanza trova l’angolino della rete, palo con il pallone che entra in rete, 2 a 1 e partita riaperta.
Neanche il tempo di riprendere il gioco da centrocampo, passaggio di Bove per Kean, i viola calano il tris, doppietta del centravanti ,con il tripudio totale del Franchi.
Dopo il consulto Var per un precedente contatto tra Gosens e Celik, il goal confermato.
Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo, con una Fiorentina perfetta che merita il vantaggio del 3 a 1.
Nella ripresa si aspetta la reazione dei giallorossi, che si affacciano nell’area difesa da De Gea ma la difesa, con Comuzzo coriaceo, fa muro impenetrabile e non lascia spazio.
Al 52esimo ennesima azione straripante dei viola, Beltran lancia Adli che arriva al limite dell’area, doppia finta e cross nel mezzo dove Bove evita un paio di avversari e mette in rete, il Franchi una bolgia, l’ex romanista, per rispetto della squadra dove è nato e cresciuto non esulta, ma azione e rete da cineteca.
Al 56esimo primo cambio tra le fila dei viola esce Cataldi per Richardson. Nel frattempo giallo per Hermoso che trattiene Beltran imprendibile.
Dalla parte opposta sul taccuino si colloca anche Ranieri per un intervento quasi inutile.
Al 62esimo punizione dubbia non lontana dall’area piccola per i giallorossi, si porta sul pallone l’argentino Dybala che esalta le doti del portiere spagnolo De Gea che manda il pallone sul palo.
Le azioni dei viola sono ripetute, un tiro di Gosens alto sulla traversa, Bove applaudito evita la ripartenza degli avversari e guadagna una rimessa laterale.
AL 65esimo doppia ammonizione ed espulsione per Hermoso per una trattenuta su Dodo lanciato a rete, la Roma in inferiorità numerica per l’ultima parte della gara.
Al 66esimo doppia sostituzione escono Bove e Beltran, accompagnati da scroscianti applausi dell’intero impianto, per Sottil e Kouame.
I viola continuano a creare azioni, il tiro di Colpani su punizione respinto, Sottil impegna il portiere Svilar che salva la porta.
Al 71esimo da corner Kouame colpisce di testa, pallone che trova la deviazione di Hummels e termina in rete, quinta rete viola.
Al 74esimo ancora una doppia sostituzione escono Kean e Ranieri per Ikoné e Quarta, l’arbitro ammonisce l’attaccante reo di aver rallentato l’uscita dal campo.
I viola con l’avversario ormai alle corde continuano a pressare, dalla curva parte il coro “il pallone è quello bianco”, già adottato in senso di scherno, per evidenziare la superiorità in campo, ad ogni passaggio dei giocatori viola.
Al 82esimo Comuzzo piega il ginocchio e resta a terra, momenti di apprensione per il giovane difensore dolorante, dopo le cure mediche in campo, con qualche minuto fuori, rientra tra gli applausi del pubblico.
La gara ormai in fondo, prosegue negli ultimi scampoli con le accelerate di Sottil con tiri verso la porta avversaria.
All’88esimo esce Comuzzo, purtroppo non riesce a stare in campo, si ripristina l’equilibrio numerico, con tutti i 5 cambi effettuati, con 10 giocatori per parte, pacca del mister per il difensore, perno della difesa.
Dopo due minuti di recupero il triplice fischio, che chiude la gara tra il tripudio generale, la squadra si ritrova a cerchio con il tecnico a centro campo, si sposta subito dopo sotto la curva dei tifosi per festeggiare una serata memorabile.
Una vittoria roboante che mette in risalto la differenza tra le due squadre, i viola con pochi passaggi sono in rete, approccio e atteggiamento da grande squadra, cinica e concreta sotto porta, ma attenta e compatta in difesa.
Una gara preparata, giocata e controllata alla perfezione, dove tutti i componenti della squadra danno il loro contributo, come l’esecuzione di diversi strumenti musicali, guidati da un direttore, che con pazienza serafica trova le giuste note per ogni suonatore, arriva agli accordi per avere un ‘armoniosa orchestra.
Gli aggettivi superlativi si sprecano e si esauriscono per una serata da ricordare che ha coinvolge la tifoseria, il dodicesimo uomo per 92 minuti, lo stadio fortino inespugnabile, una squadra che fa stropicciare gli occhi trasformando un sogno in realtà, una passione di migliaia di cuori che battono all’unisono.
La prestazione è superlativa per tutti i giocatori, dal reparto difensivo al centrocampo, all’offensivo.
De Gea risponde presente quando viene chiamato in causa, Gosens preciso chiude gli spazi, Dodo sulla fascia una spina nel fianco per gli avversari costretti ad interventi fallosi per fermarlo, Ranieri macchia la prova solo con il giallo rimediato, il muro invalicabile di Comuzzo, classe 2005, cresciuto nelle giovanili viola, un veterano per carattere e tecnica, perno della difesa, eroico in campo dopo l’ infortunio subito.
In mediana il migliore ex Milan , il francese Adli, in evidenza per anticipi e in copertura, perfetto l’assist per il quarto gol realizzato da Bove, e per il corner battuto che porta alla quinta rete.
In avanti le dolci noti per gli amanti del calcio, Beltran ritrovato realizza il rigore con freddezza ma mostra in tutta la gara di poter contribuire ad un reparto offensivo dove tutti sono messi in condizioni di realizzare.
I subentrati Ikoné, Sottil e Kouame che partecipa alla quinta rete, entrano con determinazione e confermano la prestazione della serata europea, valide alternative per il tecnico per allargare il gruppo e dare il loro giusto spazio.
La serata spettacolare mette in evidenza due colossi che entusiasmato i presenti, Moise Kean e l’ex giallorosso Edoardo Bove.
Kean ormai un beniamino del pubblico, incerto fino al fischio d’inizio, un lottatore, indispensabile per la squadra, dimostra volontà e con carattere il suo talento naturale, finalmente un centravanti che fa sognare.
Una doppietta, che porta a 4 le reti in campionato e 3 in Europa, un bomber che potrà competere per il maggior numero di reti realizzate.
Il migliore della gara Bove, un giocatore a tutto campo, che gioca in tutti i ruoli, primo goal in maglia viola proprio contro la sua ex squadra, difende, imposta, crea assist e segna, una serata da protagonista, applausi a scena aperta, che confermano e portano in auge un ragazzo che dall’inizio della stagione dimostra grandi doti tecniche, indispensabile nel gioco del tecnico che lo elogia in ogni occasione.
Il tecnico campano che dopo le difficoltà inziali, mostra la sua soddisfazione nel post gara, afferma di aver sempre creduto nel lavoro e nella crescita individuale del gruppo, ammette che la vittori è la più importante della carriera, parla di atteggiamento e spirito di squadra, ma tiene a bada gli entusiasmi, (giusti e normali per la gara, ndr), ma parla di umiltà per la stagione ancora lunga e di avere equilibrio quando potranno esserci momenti meno brillanti.
Una Fiorentina strepitosa che si colloca al quarto posto in classifica, con 7 risultati utili consecutivi, terzo attacco con 20 reti realizzati, con la premiata ditta dei realizzatori che si allunga (14 con almeno un goal), quarta difesa con 9 reti subite, 15 reti nelle ultime 3 gare, numeri da record che celebrano un mese da prima pagina.
Le prossime gare con avversari alla portata (Genoa, Torino, i ciprioti dell’Apoel in trasferta, il Verona in casa, ndr) possono dare un ulteriore slancio per confermare le posizioni di alta classifica, e dimostrare di essere una grande Fiorentina.
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