Fiorentina

Una lunga e rovente estate viola

Con la salvezza della Fiorentina arrivata al foto finish nell’ultima gara e la contestazione della maggior parte della tifoseria, si archivia una della più tristi stagioni dell’era Della Valle. In attesa di conoscere il futuro della società, la prima notizia importante arriva proprio dal tifo organizzato. Lo storico Viola Club Vieusseux (nasce nel 1965 per mano del compianto Valter Tanturli), attraverso un comunicato fa sapere ai mass media la decisione di tornare nella Curva Fiesole, dopo 26 anni a difesa di una Curva (la Ferrovia), come recita da sempre un loro motto.

Ma la bomba dell’estate è il passaggio da poche ore della società viola dai fratelli marchigiani Della Valle a Rocco Commisso. Davanti ad un caffè, una battuta e qualche risata, un caporedattore intervista un direttore responsabile della stessa testata. Amici e tifosi che con reciproca passione amano i colori viola e la scienza dello scrivere.

SIMONE BORRI: La prima domanda si riferisce al Viola Club Viesseux, ricordi quali furono le cause che portarono il club nella Curva ferrovia e le motivazioni di tornare alle origini?

PATRIZIA IANNICELLI: In quegli anni furono diversi i gruppi che si andavano a formare, e spesso all’interno della Curva si crearono diverse divergenze, anche dovute al ricambio generazionale. Così, senza crare attriti o discussioni – in fondo l’unico intento era dare voce e supporto alla squadra viola -, lo storico club si sposta nella Curva Ferrovia. Fino al 2013, il club è stato portato avanti con impegno e passione dal suo fondatore, insieme ad altrettanti soci che sono stati al suo fianco. Dalla scomparsa prematura di Valter, il suo posto è stato preso da un altrettanto valido condottiero Leonardo Giani, che insieme al suo consiglio, prima composto da ragazze, poi da vecchi soci, non ha fatto rimpiangere il passato glorioso del club, ma lo ha arricchito e si è adeguato ai tempi recenti. E qui si arriva al presente, la ponderata e dolorosa decisione di tornare nella Curva Fiesole. Intanto la Ferrovia ormai sotto gli occhi di tutti relegata ad uno sparuto gruppo di tifosi, la sola voce dei soci abbonati non poteva garantire un tifo incessante. La presenza poi in gare di cartello di tifosi avversari ha messo in evidenza diversi problemi di ordine pubblico, con rischi di incolumità fisica. Negli ultimi anni i soci più attivi hanno dato sostegno e supporto ai gruppi della Fiesole, pur restando nella loro totale autonomia di pensiero: furono i primi a togliere gli striscioni dalla balaustra per contestare l’operato di società, con ironia hanno coniato frasi eloquenti su magliette, coerenti e in prima linea, presenti in ogni trasferta in Italia e in Europa qualche tempo fa. Un club che conta 200 soci, che sarà un valido supporto, porterà esperienza ed idee, e renderà unica e compatta la Curva Fiesole.

SIMONE BORRI: E ora passiamo all’argomento del giorno, l’arrivo del nuovo proprietario Rocco Commisso, l’entusiasmo dei tifosi, una proprietà che non fa misteri dei suoi propositi: «creare nel tempo una squadra con molti italiani, puntare e restare in Europa, vincere un trofeo». Cosa ne pensi?

PATRIZIA IANNICELLI: Riportare l’entusiasmo dopo tre anni di buio, rappresenta la prima vittoria che ha ottenuto il nuovo proprietario. Si è presentato benissimo con le sue prime parole in italiano, averci fatto sapere che da tre anni cercava di comprare la società e nel momento del passaggio dichiararsi onorato, davvero un ottimo inizio. Domani la sua presentazione alla stampa, ma aprire la tribuna per i tifosi per un saluto, un’altra splendida mossa. I gruppi della Fiesole hanno già chiamato a raccolta tutto il popolo viola per il benvenuto a Rocco Commisso. Sui propositi vincenti diamo tempo e aspettiamo che possano costruire con i primi tasselli un organigramma societario con persone competenti (te mi fai notare che hai rivisto un proprietario che tocca un pallone, e ciò ti ha riempito il cuore) ed una squadra competitiva. Poi il campo ci dirà dove potremo arrivare.

SIMONE BORRI: Nelle prime dichiarazioni il neo proprietario ha fatto capire di voler fare un restyling al Franchi e non uno stadio nuovo.

PATRIZIA IANNICELLI: La questione stadio è difficile e controversa da affrontare, di certo uno stadio di proprietà nel calcio moderno significa introiti e punti in più in classifica. Lo stesso Prandelli nel periodo che allenava la Fiorentina, era convinto che uno stadio nuovo portava quei 4/5 punti in piu, anche per avvicinarsi ai modelli europei, avanti anni luce rispetto agli stadi italiani. Non a caso anche le città di provincia, vedi Udine e Bergamo, si sono e si stanno adeguando. Penso che anche questo aspetto sarà preso in esame e discusso dalla nuova proprietà, anche per la sua primaria attività nelle comunicazioni, che potrebbe inserirsi nella questione.

SIMONE BORRI: Rocco Commisso ha inoltre ringraziato la vecchia proprietà per aver trovato una società in ottime condizioni economiche, anche se il fair play finanziario ha forse impedito di perseguire i risultati sportivi. Cosa ne pensi?

PATRIZIA IANNICELLI: Penso che acquistare una società solida economicamnete è un ottimo punto di partenza, il fair play finanziario è un procedimento ai quali tutti i club si devono attenere. Certo se poi il Milan anche quest’anno entra in Europa con il Tas, e con diversi debiti insoluti, allora qualcosa non funziona. Di certo mi auguro di non sentir più parlare di plusvalenze, di bilancio, di conti, meno numeri più passione (lo proponiamo come slogan?)

SIMONE BORRI: Squadra da rifare, toto allenatore, nodo Fedrico Chiesa, primi reali problemi da affrontare: dammi un tuo parere.

PATRIZIA IANNICELLI: Dopo la debacle della squadra di quest’anno tra prestiti, giovani promesse e nomi sconosciuti, mi aspetto una rosa con giocatori di esperienza e con giovani entusiasti, in ogni caso gente che reputa la Fiorentina un punto di arrivo e che rispetta la maglia che indossa. Sull’allenatore ho letto e sentito di ogni sorta, da Spalletti (che penso non sia adatto per una squadra da costruire) a Gattuso, ricordo che Montella ha firmato un contratto di due anni, quindi da valutare, un bel profilo sarebbe costituito dal ritorno di Cesare Prandelli, ma anche su questo argomento presto sapremo chi sarà alla guida dei viola. Ricordiamo che tra un mese preciso parte il ritiro (a Moena? n.d.r.), il 7 agosto la prima gara di Coppa Italia. I tempi sono stretti e bisogna fare in fretta. Su Federico Chiesa io ho solo un parere, la sua permanenza a Firenze dimostrerebbe la volontà di voler costruire una squadra per un futuro vincente.

Insomma, diversi argomenti sui quali i due amici e scribacchini per passione, ritorneranno eccome, intanto si è aperta con il botto una lunga e rovente estate viola, il caffe per fortuna era freddo…

 

Autore

Redazione

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