Fiorentina

Una nuova stagione da raccontare

Dopo le amichevoli del calcio estivo, compreso il turno di Coppa Italia (a nostro parere), riparte il campionato, dove a parlare sarà il campo con le gare che significano punti e classifica.

In questa lunga settimana di vigilia, ha tenuto banco (e come non poteva) il mercato in entrata e uscita, dal rinnovo di Vlahovic, ai diversi nomi accostati alla squadra viola che non hanno ancora trovato riscontri ufficiali.

Di ufficiale è stato l’addio del capitano Pezzella (uomo di valori che ha portato con orgoglio la fascia di capitano lasciata dal compianto Astori), e il ritorno di Matija Nastasic (difensore serbo, già viola negli anni dal 2011/12, e inizio 2012/13).

In questo caos di nomi e trasferimenti, dove tutto sarà possibile, la prima gara del campionato, dell’era del neo mister Vincenzo Italiano. Il sorteggio non è stato benevolo con la squadra viola, che all’esordio affronta in trasferta all’Olimpico, la Roma del nuovo corso di Mourinho.

Torna allo stadio anche il pubblico, anche se in capienza ridotta, da Firenze pochi i supporter viola, (meno di 200, ndr) anche per la netta posizione dei gruppi della Curva Fiesole di disertare il rientro fino al normale ripristino della situazione.

In tribuna, da pochi giorni tornato dagli Stati Uniti, (dopo aver trascorso qualche giorno di vacanza a Marina di Gioiosa Jonica, suo paese di origine in Calabria, ndr) il presidente Rocco Commisso, il figlio Joseph, il DG Barone, il DS Pradè.

Con il fischio d’inizio alle 20.45, entrano le squadre in campo, per la prima di campionato in viola di mister Italiano, alla sua 200esima panchina in carriera. Si parte con il modulo del 4-3-3, Dragowski tra i pali, Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi (cap.), Bonaventura, Pulgar, Maleh, Callejon, Vlahovic, Gonzalez.

La Fiorentina si fa notare con buoni spunti dell’ex Venezia Maleh al suo esordio in serie A. Gara equilibrata fino al 17esimo, allorché per un’uscita avventata di Dragowski sul neo acquisto ex Chelsea Abraham, l’arbitro di turno Pairetto, per fallo da ultimo uomo, estrae il rosso verso il portiere polacco. Dopo una lunga visione al Var, viene confermata l’espulsione e i viola si ritrovano per quasi tutta la gara in inferiorità numerica. Primo cambio obbligato per mister Italiano costretto a far uscire Callejon per il secondo portiere Terracciano.

Al 26esimo i giallorossi passano in vantaggio con il goal di Mkhitarayan, palla persa a metà campo da Vlahovic che permette il contropiede dei padroni di casa, il pallone è agganciato da Abraham che serve il compagno armeno da solo in area, che non sbaglia e manda il pallone in rete, la difesa viola distratta nell’occasione. Molti minuti di consulto al Var per un presunto fuorigioco, prima della convalida del goal.

I viola non si perdono d’animo e potrebbero pareggiare con Bonaventura, ma il portiere Rui Patricio respinge il tiro. Prima frazione sfortunata per i viola costretti a rincorrere il risultato anche se a tratti superiori agli avversari.

Roma-Fiorentina-1024x682Nella seconda frazione di gioco ancora un cambio tra i gigliati esce Maleh ed entra Castrovilli. Al 52esimo doppia ammonizione per Zaniolo con conseguente espulsione, le squadre tornano in equilibrio numerico.

La Fiorentina continua a creare gioco Vlahovic sfiora il pari, ma il portiere salva ancora una volta la porta. Al 59esimo arriva il meritato pareggio degli ospiti con un tiro di Milenkovic su assist di Pulgar.

Pochi minuti dopo, al 65esimo i giallorossi ancora in vantaggio con l’ex di turno Veretout, su assist di Ambraham, ancora con un sospetto fuorigioco. L’arbitro dopo l’ennesimo consulto al Var convalida il goal.

Al 74esimo esce Bonaventura al suo posto Benassi. Al 79esimo la Roma chiude la gara ancora con il francese Veretout che non esulta per il suo passato in viola.

Nei minuti finali ancora sostituzioni esce un esausto Gonzalez e Venuti per Sottil e Saponara. Dopo 4 minuti di recupero termina la gara.

Una sconfitta che porta a recriminare su diversi episodi sfavorevoli, a partire dall’errore e l’ingenuità del portiere, (forse eccessiva l’espulsione???), alle distrazioni difensive, a qualche pallone di troppo perso a metà campo, al non aver gestito un pari più che meritato. Abbiamo comunque visto buoni segnali che portano a presupposti futuri, dall’approccio alla gara, alla capacità di pressare l’avversario con spunti di bel gioco, al possesso palla e occasioni da rete, alla buona reazione di carattere dopo lo svantaggio.

Il migliore in campo per tecnica, personalità, grinta, buone giocate, l’argentino Gonzalez, un giocatore importante e determinante nell’assetto offensivo della squadra. Anche l’esordio del centrocampista Maleh ha portato a buoni commenti sulla sua prova.

La mediana ha mostrato qualche sbavatura, Castrovilli non ha inciso con la sua classe, Pulgar e Bonaventura non sempre precisi, a fasi alterne. Per il centravanti serbo Vlahovic non è stata la sua serata migliore, fermato e ingabbiato dalla difesa avversaria, ha comunque mostrato il massimo impegno anche se con pochi palloni giocabili. Prima della gara la parola fine sul trasferimento del bomber, con le dichiarazioni del DG Barone che ha chiuso l’argomento sulle voci di mercato, una ottima notizia per il classe 2000, che potrà concentrarsi sulla Fiorentina con le sue doti tecniche che lo hanno portato agli onori di cronaca nei mesi precedenti, come uno dei migliori giovani attaccanti europei.

Doppietta dell'ex Veretout

Doppietta dell’ex Veretout

Si esce con una sconfitta, ma a testa alta, abbiamo apprezzato una buona squadra che con qualche rinforzo dal mercato potrà solo migliorare e intraprendere un percorso diverso per gioco e risultati (dopo anni di mediocrità), così da poter lottare per obiettivi di prestigio. Una stagione appena iniziata che la nostra testata si appresta a raccontare, con le cronache dai campi, le fotografie dei 90 minuti con i protagonisti viola, dalla prima squadra maschile, alla femminile e ai ragazzi della Primavera, un tour nello sport più amato e seguito del pianeta, per una passione che unisce tutte le età.

 

Autore

Patrizia Iannicelli

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