La prima giornata del girone di ritorno, il 20° turno, per la Fiorentina si apre nell’anticipo serale del venerdì allo stadio Grande Torino, contro i granata. Gara fondamentale per le due squadre, alla ricerca di punti per staccare la parte bassa della classifica.
In attesa dei nuovi rinforzi (Kokorin e Malcuit, ufficiali ndr), mister Prandelli si affida al modulo del 3-5-2, Dragowski tra i pali, Milenkovic, Pezzella (cap.), Quarta, Venuti, Bonaventura, Amrabat, Castrovilli, Biraghi, Ribery, Vlahovic.
I viola partono subito in avanti e al decimo minuto Ribery con un filtrante mette in condizione Vlahovic di tirare verso la porta, il tiro si ferma sul palo. Continua il pressing degli ospiti che chiudono il Torino nella propria metà campo. Alla mezz’ora intervento scomposto di Dragowski che allarga le braccia su Lukic solo in area, il Torino a gran voce chiede il rigore, l’arbitro Di Bello dopo il consulto al Var, fa proseguire.
I padroni di casa recuperano metri, e nei minuti finali, anche per un calo dei viola, al trentanovesimo trovano la traversa con un tiro di Zaza da solo davanti al portiere. I viola rispondono con una doppia occasione prima di Bonaventura, poi di Ribery respinte dalla difesa granata. Termina la prima frazione di tempo senza recupero.
Nella ripresa ancora un passaggio di Ribery per Vlahovic che con il destro realizza un goal, la rete è annullata per la posizione di fuorigioco dell’attaccante, di pochi centimetri. La gara entra nel vivo e gli episodi si alternano da una parte all’altra del campo. Al cinquantanovesimo Lukic al limite dell’area di rigore è fermato da Castrovilli, il centrocampista inizialmente viene ammonito con un giallo, ma l’arbitro richiamato dal Var, valuta l’azione come chiara occasione da goal, quindi rosso ed espulsione.
Al sessantaquattresimo primo cambio esce Venuti per Pulgar. Al sessantottesimo contropiede dei viola e vantaggio di Ribery, azione spettacolare: scambio di Bonaventura con il francese che entra in area salta due avversari e dalla destra da posizione defilata gonfia la rete, alle spalle del portiere Sirigu che cerca di opporsi.
Il Torino cerca di reagire anche per la superiorità numerica, la Fiorentina cerca di difendersi con ordine. Al settantunesimo brutto episodio che coinvolge Milenkovic e Belotti, il difensore provocato dal granata reagisce con una testa a testa, l’arbitro decide per l’espulsione del serbo, e il giallo per il granata, ne segue una deplorevole sceneggiata dell’attaccante che viene soccorso dai sanitari in campo, quando era da condannare il gesto con la stessa sanzione.
I viola in 9 fino al termine della gara, costringono mister Prandelli all’ingresso di Igor al posto di Ribery. L’ultima parte in salita per i viola, che al settantanovesimo si salvano ancora con la seconda traversa, su tiro di Singo. Doppio cambio ancora tra le fila dei gigliati entrano Eysseric e Kouame per Bonaventura e Vlahovic. Intanto l’arbitro al primo accenno estrae cartellini gialli, sul taccuino finiscono Prandelli e Kouame.
All’ottantottesimo arriva il pari di Belotti su cross del neo entrato Verdi, nell’occasione poco attento Pezzella. Nei lunghi ed estenuanti sette minuti di recupero, ancora un giallo per Amrabat e il triplice fischio finale, per il definitivo pari.
Una partita rocambolesca dove il direttore di gara (internazionale, ndr), è stato uno dei protagonisti in negativo soprattutto verso la squadra ospite, con diversi errori sulle decisioni adottate. Un palo, due traverse, due espulsioni quattro ammoniti in campo più il mister viola e il magazziniere,(????), 26 minuti in doppia inferiorità numerica, questa la sintesi del match, che descrive comunque una buona prestazione dei viola, che poteva portare ad una impresa con la vittoria finale.
Nei diversi reparti, la difesa mostra le solite incertezze e ingenuità, anche se nei minuti finali trova compattezza e si oppone con tenacia alle incursioni avversarie, Quarta titolare si mette in evidenza con buoni spunti, Venuti a destra si nota anche per un paio di traversoni, peccato per il gesto ingenuo di Milenkovic (severo il rosso) che ha messo in difficoltà i compagni, resta incomprensibile per un professionista.
Nel centrocampo si conferma l’ottimo momento di Bonaventura, l’ex Milan si inserisce in avanti e la giocata per Ribery rappresenta una prova eccellente, Amrabat ancora una buona prestazione nel complesso della gara, anche per la fase difensiva nella parte finale, per Castrovilli una prova opaca, non trova ancora quella continuità di un giocatore che dovrebbe fare la differenza, l’espulsione pesa molto, in attacco sfortunato Vlahovic per un fuorigioco millimetrico, e soprattutto per il palo.
Infine ma solo per gli elogi e gli applausi che merita, un campione assoluto che oltre l’anagrafe (classe ’83, ndr) e il palmares riesce ad essere il migliore in campo. Il fenomeno francese rappresenta un punto di riferimento per serietà e professionalità, uno stimolo per far crescere e motivare anche la squadra. Franck Ribery realizza il primo goal di questa stagione, (150 in carriera, ndr), una perla alla sua maniera, festeggiato dall’intera panchina e dai compagni in campo.
Un pari che lascia l’amaro in bocca, ma che evidenzia i progressi dei singoli e del collettivo, soprattutto una Fiorentina che ha messo il cuore oltre l’ostacolo di fronte alle difficoltà sopraggiunge nei 97 minuti, lo spirito di gruppo con una prova di squadra. Una base dalla quale proseguire nel girone di ritorno, per raggiungere quanto prima la quota salvezza e programmare con obiettivi diversi la prossima stagione.
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