Fiorentina

Una prova d’orgoglio

Dopo la sconfitta al Franchi contro il Torino, si chiude la prima parte della stagione della Fiorentina, al di sotto delle aspettative previste, con una mediocre classifica. Si parte con la prima gara del girone di ritorno con la difficile trasferta all’Olimpico, sponda biancoceleste contro la Lazio, reduce da tre vittorie consecutive, lanciata verso posizioni di prestigio. I ragazzi di Italiano costretti a recuperare punti ma soprattutto trovare risposte dal campo per mettere a tacere fischi e malumori dopo le deludenti prestazioni.

La formazione con il vecchio modulo del 4-3-3, Terracciano tra i pali, Dodo a destra, al centro Milenkovic e Ranieri, a sinistra Biraghi, centrocampo con Amrabat, Bonaventura, Barak, nel trio offensivo Kouame e Gonzalez esterni, Jovic prima punta. Si parte con una fase di studio, squadre corte che non lasciano spazi, i viola provano a creare, ma all’ottavo minuto è il difensore Casale per un rimpallo fortunoso che manda il pallone nell’angolino alle spalle di Terracciano. Un inizio in salita per la squadra viola, che cerca una pronta reazione con tiri da fuori, prima con Barak poi con Gonzalez, ma solo al 28esimo arriva un pallone in area laziale con Jovic che costringe il portiere Provedel a deviare in angolo. La gara prosegue con buoni spunti da una parte e dall’altra, ma senza nessun pericolo per i due portieri. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo.

Nella ripresa il primo cambio esce Kouame, l’ivoriano sottotono, per l’ingresso di Saponara. Al 49esimo arriva il goal capolavoro di Gonzalez, dopo una serie di passaggi in area con Bonaventura, l’esterno conclude con un potente tiro a giro che entra nell’angolino della rete. Grande entusiasmo per l’argentino, tornato titolare dopo mesi di infortunio, che festeggia sotto il settore ospiti con i 500 tifosi viola. La squadra gigliata, dopo il pari, sembra avere trovato la brillantezza di un tempo, pressa gli avversari, il ritmo gara aumenta, con diversi capovolgimenti di fronte. Al 67esimo contatto in area laziale di Hysaj su Saponara, l’arbitro ammonisce il viola per simulazione. Il dubbio sull’intervento resta. Con il passare delle lancette, i padroni di casa aumentano la pressione con l’ingresso del centravanti Immobile. Mister Italiano risponde con nuovi innesti, al 73esimo doppia sostituzione, entrano in campo Mandragora e Ikone al posto di Bonaventura e Gonzalez. Fasi di gioco concitate, si lotta su ogni pallone. Gli ultimi cambi sono Cabral e Igor al posto di Jovic e Ranieri. Nei 4 minuti di recupero forcing dei viola, un sinistro di Saponara su assist di Igor deviato in angolo da Provedel. Dagli sviluppi del corner, colpo di testa di Barak con pallone che arriva a Milenkovic il cui tiro si ferma sulla traversa. La gara si chiude con un pari meritato dai ragazzi di Italiano, e con il rammarico di aver sfiorato la vittoria all’ultimo secondo.

Prestazione corale di compattezza tra i diversi i reparti, da quello difensivo dove Ranieri ha ben figurato, alla mediana con Amrabat che ha creato e difeso, si conferma il buon periodo di Bonaventura. In avanti la solita mancanza di concretezza, qualche segnale di Jovic, ma ancora lontano dal centravanti decisivo. Il migliore, match winner, l’argentino Nico Gonzalez, non solo per la rete che ha portato vigore e dato una maggiore convinzione al gruppo, ma per essere un leader e un trascinatore della squadra. L’ex Stoccarda, classe ’98, un fuoriclasse di tecnica, personalità e carattere, ha velocità e cambio passo, uno dei pochi che salta l’avversario con dribbling, in area formidabile realizzatore, manca l’ultimo tassello per tornare al massimo la migliore forma fisica per novanta minuti. I numeri per le poche presenze in campo sono eloquenti, 6 reti divise 3 in campionato e 3 in Conference, da attaccante di ruolo. Un giocatore fondamentale che fa la differenza in campo.

Una prova d’orgoglio, che può essere una svolta importante in questa fase di stagione, con la squadra ancora in corsa su tre fronti. Il prossimo mercoledì al Franchi con il quarto (gara secca) che porta alle semifinali di Coppa Italia, all’ipotetica finale, i sedicesimi di Conference League (16/23febbraio), il lungo girone di ritorno per recuperare punti e posizioni in classifica. Una Fiorentina ritrovata, che aspetta qualche colpo (nel reparto offensivo) dalle ultime ore del mercato invernale, pronta a competere da protagonista su ogni campo.

Autore

Patrizia Iannicelli

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