Diario Viola Fiorentina

Una sconfitta indigesta

during theserie a football match between Fiorentina and milan , on march 30 ,2024 at the stadium Artemio Franchi in florence

(Nella foto Nico Gonzalez, di Paolo Giuliani)

Dopo la vittoria nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia, il tour de force della Fiorentina prosegue con la 31esima gara di campionato, nel posticipo domenicale delle 20.45 all’Allianz Stadium, contro la Juventus.

Una gara che non sarà mai come le altre, con le due tifoserie divise da una rivalità storica, anche se in questo caso, come nella precedente stagione, i gruppi organizzati rinunciano alla trasferta, sia per il caro biglietto (45 euro nel settore ospiti), sia per l’iscrizione al sito della società bianconera necessaria per l’acquisto del ticket. Un centinaio di supporter seguono comunque la squadra viola.

La formazione di partenza con il modulo del 4-2-3-1, presenta qualche novità rispetto alla precedente gara, a sinistra in difesa torna Biraghi, Barak dietro Belotti, in panchina Beltran. Gli undici titolari sono: Terraccianio, Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi, Mandragora, Bonaventura, Gonzalez, Barak, Kouame, Belotti.

Prima fase di studio al fischio d’inizio, ma al sesto un colpo di testa di Mckennie entra nella porta alle spalle di Terracciano, rete annullata dopo il controllo Var per fuorigioco.

I viola non riescono a trovare spazi e all’11esimo subiscono la seconda rete, l’ex di turno Vlahovic, dopo la traversa di Gatti, manda in rete il pallone, ancora annullata per fuorigioco.

Al 21esimo i bianconeri sbloccano la gara, dal terzo angolo, Bremer con un colpo di testa colpisce il palo, pallone che arriva a Gatti che di testa manda in rete.

La Fiorentina inerme non trova reazione, lenta e prevedibile, la Juventus si difende senza subire pericoli in area. Al 31esimo ancora in rete il serbo Vlahovic su cross di Mackennie, off side dell’americano e terza rete annullata. Si va all’intervallo con la gara aperta a qualsiasi risultato.

Nella ripresa mister Italiano modifica assetto con nuovi inserimenti, entrano Maxime Lopez a centrocampo e Sottil sulla fascia esterna, Kouame si sposta al centro attacco, escono Mandragora e Belotti.

I viola più reattivi provano a portarsi in avanti, Barak impegna il portiere Szczesny, ma dalla parte opposta Milenkovic per allontanare un tiro di Kostic rischia l’autorete, si prosegue con un corner.

Al 60esimo una nuova doppia sostituzione, Beltran e Nzola al posto di Barak e Kouame, viola a trazione anteriore. La Fiorentina in pressing ci prova con un tiro di Gonzalez, provvidenziale ancora il portiere polacco che con la mano alza sulla traversa, e nega la rete all’argentino.

All’84esimo ultimo cambio esce Kayode, infortunato in precedenza per Dodo. I viola proiettati in avanti, cercano almeno la rete del pari, che nel secondo tempo sarebbe meritata, all’86esmio ancora un’occasione da rete, dalla sinistra M. Lopez crossa per Beltran che in area a botta sicura trova Nzola che blocca, sfuma l’azione.

Nei tre minuti di recupero più altri secondi, il forcing degli ospiti è totale, gli avversari chiusi nella propria area, il triplice fischio chiude la gara che lascia molta amarezza, per l’andamento nell’arco dei novanti minuti, dal torpore iniziale, allo sfortunato epilogo del finale.

Approccio sbagliato, passaggi in orizzontale, avversari veloci in pochi passaggi davanti il portiere, la tecnologia aiuta a mantenere aperta la gara, con tre reti annullate giustamente, nella ripresa i cambi portano una buona reazione, il 75% di possesso palla totale descrive le occasioni sprecate.

Sulla prova della quadra e dei singoli, si dovrebbe dividere il commento per le due fasi di gioco, difesa a tratti  incerta, Terracciano si nota per i retro passaggi dei compagni nel primo tempo, nessuna parata decisiva, Kayode il migliore del reparto anche se con qualche ingenuità, Ranieri offre una buona prova, ma sulla rete non ha la prontezza di rinviare.

In mediana Bonaventura cerca di creare e offrire palloni ai compagni, l’ex Sassuolo M. Lopez subentrato dalla panchina, effettua buone giocate e spunti offensivi.

In avanti Nico Gonzalez dopo una frazione sottotono, spesso a terra, migliora nella seconda parte con un paio di ottimi tiri neutralizzati, che avrebbero portato a diverso esito, la classe non manca anche se in recupero per condizione fisica.

L’argentino Lucas Beltran uno dei migliori, volontà e grinta, con una buona prestazione offre un maggiore supporto nella fase offensiva, crea occasioni e sfiora la rete.

Lucas Beltran, foto di Paolo Giuliani

Una sconfitta indigesta e difficile da accettare, arrivata più per demeriti dei gigliati che per merito dell’avversario, con le solite disattenzioni difensive e realizzative, che come avvenute in altre occasioni, sono costati punti preziosi.

Sul fronte classifica non cambia nulla, anche se la seconda battuta d’arresto in campionato, ridimensiona la strada per arrivare nella parte alta della classifica.

Gli obiettivi della stagione sono ancora raggiungibili, in vantaggio nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, pronti a superare la gara dei quarti di Conference League del prossimo giovedì, per approdare alle semifinali di maggio.

La sfida contro il Viktoria Plzen in Repubblica Ceca fondamentale, avversario modesto da rispettare con il massimo impegno e concentrazione, per ottenere la vittoria e facilitare il ritorno al Franchi dopo una settimana, per confermare il cammino da protagonista nella competizione, per conquistare un trofeo, che rappresenta anche la strada per l’Europa del prossimo anno.

Autore

Patrizia Iannicelli

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