Diario Viola Fiorentina

Una sconfitta indolore

(Foto di repertorio, da destra Beltran, Arthur e Bonaventura, di Paolo Giuliani)

Nella gara valida per la 19esima giornata di campionato, l’ultima del girone d’andata, la Fiorentina è di scena al Mapei Stadium di Reggio Emilia, contro il Sassuolo.

Grande entusiasmo della tifoseria dopo gli ultimi risultati, che si mobilita in massa per sostenere la squadra viola e colorare con bandiere e stendardi lo stadio ospite. Un vero e proprio esodo verso la città emiliana, con il settore ospiti esaurito, ma con altre zone occupate dai tifosi gigliati, in totale circa settemila supporter.

L’orario delle 20.45 nell’anticipo serale del sabato, il clima invernale con pioggia consistente e bassa temperatura, mette a dura prova le squadre in campo con il terreno pesante, ma soprattutto i tifosi per ore in condizioni fisiche di enorme disagio.

La formazione degli undici titolari parte con il modulo del 4-3-3, Terracciano tra i pali, Kayode, Milenkovic, Quarta, Biraghi, Arthur, Mandragora, Ikonè, Bonaventura, Brekalo, Nzola.

Al fischio d’inizio fase di studio delle due squadre, con un buon recupero di Kayode su un avversario lanciato verso la porta.

Al nono si spezza l’equilibrio, con una ingenuità del terzino destro Kayode che si fa sorprendere alle spalle da Henrique, che crossa in mezzo all’area dove Pinamonti aggancia e manda il pallone in rete. Vantaggio dei nero verdi e gara in salita per i viola.

Gli emiliani continuano a pressare, un paio di tiri verso la porta difesa da Terracciano con poca precisione, gli ospiti poco incisivi cercano di interrompere le fasi offensive degli avversari.

Al 19esimo raddoppio del Sassuolo, con rete di Toljan, dopo il consulto Var la rete annullata per fuorigioco di Berardi, scampato pericolo e gara aperta. Per i viola una difesa incerta e disattenta, poche incursioni e tiri verso l’area avversaria, il totale possesso palla (64%), porta solo a 4 corner.

La prima fase sottotono e in svantaggio per gli ospiti, si chiude dopo un minuto di recupero.

Nella ripresa al 48esimo raddoppio dei padroni di casa con Thorstvedt, ancora un chek Var, che richiede anche la visione dell’arbitro di turno Abisso, dopo un lungo consulto, annullata la rete per off side.

Al 53esimo primo doppio cambio tra i gigliati, Beltran e Duncan al posto di Arthur e Mandragora, assetto offensivo con doppia punta. I viola più incisivi si proiettano in area avversaria, grande occasione con il portiere Consigli fuori dallo specchio della porta con recupero di Toljan.

Al 63esimo con la Fiorentina in pressione, dopo un corner, tocco di braccio in area del difensore nero verde Ferrari, l’arbitro indica il dischetto, il Var conferma la decisione. Dagli undici metri si porta Bonaventura, che vede respingere il suo tiro da Consigli,  ennesimo lavoro al Var per valutare la posizione del portiere, tutto nella norma, il risultato resta immutato.

La Fiorentina proiettata in avanti, al 66esimo trova la rete con Quarta, dopo una traversa di Duncan, il Var annulla ancora per fuorigioco.

Il forcing dei gigliati prosegue, con diverse occasioni sprecate, la più evidente dopo un colpo di testa di Milenkovic con respinta di Consigli, il pallone arriva a Nzola che non trova il guizzo vincente. Al 73esimo altra sostituzione, esce Brekalo per Parisi.

I viola chiudono gli avversari nella propria metà campo, manca il tocco finale, coriacea la difesa degli avversari. Al 77esimo Bonaventura lascia il posto a Barak.

L’ultima fase con interruzioni di gioco e sostituzioni, si rallenta il ritmo. Nei 7 minuti di recupero, tutta la squadra viola in attacco, un paio di occasioni potrebbero portare ad altro epilogo, il pari sarebbe più che meritato, ma il triplice fischio decreta una sconfitta inaspettata e sfortunata.

Una gara con tanti episodi controversi, con la Fiorentina distratta e poco lucida nella prima frazione, ma con volontà e determinazione nella seconda, anche se la carenza realizzativa per occasioni create, resta la principale difficoltà già vista in altre situazioni.

Distrazioni, occasioni sprecate, e una buona dose di sfortuna, fermano gli otto risultati utili consecutivi, ma non la corsa verso la zona Champions, con il quarto posto a 33 punti (massimo risultato del girone d’andata dell’era Commisso), anche con le sfide da disputare.

La prestazione dei diversi reparti e dei singoli, si estrapola dalle precedenti righe, inutile scrivere il podio per il migliore o il giocatore insufficiente della serata, un incidente di percorso può capitare, con una mole di gare disputate, una sconfitta indolore che non preclude il cammino della stagione.

Una squadra che con assenze pesanti, Gonzalez e Sottil per infortunio, Kouame in Coppa d’Africa,  con alcuni a mezzo servizio da diverso tempo (Arthur e Bonaventura), con le seconde linee non al livello dei titolari, oltre le più rosee previsioni, resta ancora in corsa su 4 fronti, oltre il campionato, la Coppa Italia, la Supercoppa, la Conference League, un percorso da protagonista in questa prima parte.

La battuta d’arresto, arrivata all’inizio dell’anno solare, non cambia le ambizioni della Fiorentina, pronta ad inserirsi tra le grandi, per confermare e migliorare una realtà ben consolidata nel calcio nazionale e internazionale.

In questo mese appena iniziato, con 4 gare da disputare, un’opportunità da sfruttare al meglio è la finestra del mercato invernale, alla ricerca di valide alternative per migliorare la rosa, giocatori funzionali per mister Italiano pronti nell’immediato, per sopperire a infortuni e limiti individuali e competere allo stesso livello, nelle diverse competizioni.

In attesa di qualche rinforzo, si torna in campo martedì nei quarti di Coppa Italia al Franchi, contro il Bologna, una gara secca per volare alle semifinali, fondamentale per bissare la finale dello scorso anno a Roma, con il sogno di alzare un trofeo.

Autore

Patrizia Iannicelli

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