(Nella foto la squadra esulta dopo la vittoria, di Paolo Giuliani)
Dopo poche ore dalla sconfitta (immeritata) in campionato contro il Sassuolo, la squadra viola torna in campo tra le mura di casa del Franchi, per il quarto di finale di Coppa Italia, contro il Bologna. L’orario delle 21.00, con temperatura invernale e vento gelido, non ferma i 25.079 spettatori sugli spalti, pronti fin dalle prime battute a dare un notevole supporto alla squadra gigliata, anche il settore ospiti esaurito con 2500 tifosi rossoblù.
La formazione di partenza, per mister Italiano, come nelle precedenti 130 gare, ancora diversa, con il modulo del 3-4-2-1 per la prima volta la difesa con tre centrali, Kayode e Biraghi esterni , in mediana Maxime Lopex e Duncan, Ikone e Barak di supporto alla punta Beltran.
Gli undici titolari sono Christensen tra i pali, Milenkovic, Quarta, Ranieri, Kayode, Duncan, Maxime Lopex, Biraghi, Ikonè, Barak, Beltran. Parte subito in avanti il Bologna, con un buon possesso palla, fase di studio delle due squadre che giocano in spazi ristretti senza trovare sbocchi.
Prima azione viola verso la porta avversaria al 17esimo con un tiro di Kayode deviato in corner dal portiere Skorupski. Al 26esimo intervento in area su Ikone, qualche protesta dei viola, ma l’arbitro Marchetti decide di far proseguire. La prima vera occasione al 34esimo in contropiede Orsolini lancia Zirkzee che calcia verso la porta, il pallone tocca la traversa e termina fuori. Un minuto di recupero e si va all’intervallo.
Nella seconda frazione dopo tre minuti ancora un brivido per i viola, dal limite dell’area un tiro di Orsolini si ferma sul palo.
Al 60esimo prima doppia sostituzione per mister Italiano, lasciano il terreno di gioco Barak e Ikonè per Bonaventura e Nzola. Dagli spalti qualche fischio verso il francese Ikonè per la prestazione sottotono, un lungo abbraccio tra il tecnico e l’ex Lille.
Al 70esimo ancora un doppio cambio, escono Duncan e Biraghi per Mandragora e Parisi. Il Franchi diventa una bolgia, tifo incessante, la gara non si sblocca, le difese chiudono ogni spazio, i viola con i cambi effettuati aumentano il ritmo e l’intensità di gioco.
Al 75esimo problemi fisici per Beltran costretto a lasciare il campo, molti applausi per l’argentino, al suo posto Arthur. All’83esimo occasione sprecata da Kayode, il terzino dal limite dell’area manda il pallone alto sulla traversa. Nei 4 minuti di recupero ottima chiusura di Ranieri su Orsolini lanciato a rete, grande intervento del portiere rossoblù su colpo di testa di Quarta.
Si prosegue con i due supplementari. La prima azione dell’olandese felsineo Zirkzee che trova la respinta del portiere Christensen sopra la traversa, i gigliati rispondono con un tiro di Nzola verso Bonaventura, con un tiro potente di Arthur fermato da Zirkzee. Nei minuti finale Quarta e Milenkovic hanno due buone occasioni.
Nel secondo tempo supplementare, un colpo di testa di Kayode dà l’impressione del goal. Al 109esimo esce Quarta per Mina. Il pubblico incita la squadra senza tregua, cori incessanti, la stanchezza è evidente da parte delle due squadre. Dopo un minuto di recupero dei 120 giocati, si chiude il match a reti inviolate, inevitabile la lotteria dei calci di rigore.
Il sorteggio favorisce gli ospiti, dal dischetto l’area della porta sotto il settore dei rossoblù, iniziano con il primo battuto e realizzato da Ferguson.
Per i viola, con la squadra che guarda con apprensione a metà campo, si porta sugli undici metri Mandragora, che batte Skorupski.
Si prosegue in ordine con Zirkzee che manda in rete, risponde il brasiliano gigliato Arthur che riporta sul 2 pari, Orsolini non sbaglia, con la risposta precisa di Milenkovic. Il quarto lo realizza Orsolini per gli ospiti, il colombiano Mina perfetto esulta con un balletto, l’ultimo per i bolognesi è dell’austriaco Posch che manda alto sulla traversa, il decisivo è affidato al centrocampista Maxime Lopez che impeccabile porta al definitivo vantaggio del 5 a 4.
Una gioia irrefrenabile per tecnico squadra e tifosi che festeggiano un’altra serata di grandi emozioni e soddisfazioni. Una prestazione di carattere e volontà, oltre le difficoltà di assenze importanti e qualche limite individuale, un gruppo che soffre lotta e diventa squadra concreta e matura.
Un plauso al condottiero che al terzo anno alla guida, ha portato mentalità e spirito vincente, ma soprattutto anche se cambia assetto tattico, riesce a valorizzare al meglio le doti tecniche dei giocatori a disposizione, ottimi i cambi anche se costretto da seconde linee obbligate, determinanti ai fini del risultato.
Una prova encomiabile del reparto offensivo, dal portiere Christensen decisivo nelle uscite e in un paio di parate, maestoso Milenkovic in anticipo e nei contrasti, Ranieri determinate in diversi interventi, Kayode inesauribile sulla destra e pericoloso in attacco anche se non trova la precisione nel tiro finale, Parisi a gara in corso mostra velocità e offre un buon supporto.
In mediana Bonaventura cambia ritmo e tempi alla gara, con qualità e doti tecniche, Duncan conferma il buon periodo, il francese Maxime Lopex cresce con buone giocate nell’arco della gara, Mandragora porta equilibrio e supporto in fase offensiva.
In avanti tanta volontà delle due punte senza concretezza finale, Nzola non manca di volontà, cerca di mettere i compagni in condizioni di andare in rete, Beltran più incisivo con un buon pressing costringe ad interventi gli avversari, manca di precisione nel tiro finale.
Un traguardo storico per il tecnico viola e la Fiorentina, che per la prima volta raggiunge la terza semifinale consecutiva di Coppa Italia, con l’obiettivo finale di continuare ad essere protagonista nelle 4 competizioni.
Senza sosta prosegue il tour di gennaio con la gara di campionato al Franchi contro l’Udinese, per volare il 14 a Riyadh allo stadio Al Awwal Park Stadium per la semifinale di Supercoppa contro il Napoli, una finale conquistata sarebbe ulteriore orgoglio per questa Fiorentina, che con record e ottimi risultati è già nella storia.
Lascia un commento