Diario Viola Fiorentina

Una splendida squadra per sognare in grande

(Foto di Jack Bonaventura, gentilmente concessa da Paolo Giuliani)

Dopo la rimonta nella competizione europea, i ragazzi di mister Italiano, nell’ottava giornata di campionato, affrontano allo stadio Maradona di Napoli i Campioni d’Italia. Per il secondo anno consecutivo la tifoseria sempre presente al fianco della squadra, rinuncia alla trasferta per il caro biglietto.

Mister Italiano adotta l’ennesima rotazione con la formazione iniziale diversa di 7 giocatori rispetto alla precedente gara di giovedì. Con il modulo del 4-2-3-1, gli undici di partenza sono: Terracciano tra i pali, Kayode a destra, centrali Milenkovic e Quarta, Parisi a sinistra, Arthur e Duncan in mediana, Bonaventura trequartista, esterni Brekalo e Ikonè, in avanti Nzola.

La Fiorentina subito offensiva nei primi minuti, una rovesciata di Quarta fermata dalla difesa partenopea, risponde il Napoli con Di Lorenzo che dalla parte opposta sbaglia la mira verso la porta. Al settimo minuto un cross di Quarta si ferma sul palo interno, dalla sinistra Brekalo riprende il pallone e con un mancino manda in rete, vantaggio degli ospiti.

La gara avvincente con diverse azioni da una parte e dall’altra, buon possesso palla dei viola che controllano e attaccano. Al 22esimo da una mischia in area con diversi giocatori azzurri, Olivera crossa verso Osimhen che manda il pallone in rete, la rete annullata dopo il controllo Var per fuorigioco di Olivera. Pressing del Napoli alla ricerca del pari, una bella parata di Terracciano su Lobokta, salva la porta.

I viola rispondono con un passaggio di Bonaventura per Ikone intercettato da Zielinski, una gara a ritmi elevati senza pause, dove le due squadre si affrontano a viso aperto, senza risparmiarsi. Nei minuti finali spinta di Quarta su Osimhen in area, i padroni di casa reclamano un rigore ma l’arbitro ritiene di proseguire.

Nei 4 minuti di recupero, in un retropassaggio di Parisi per Terracciano, si inserisce Osimhen costringendo il portiere all’intervento irregolare, con conseguente rigore. Si porta sul dischetto lo stesso nigeriano che porta sul pari il risultato. Un’ingenuità del terzino viola anche se il portiere si lancia sulla palla e si trova davanti l’attaccante azzurro che non può evitare.

Nella ripresa si ricomincia con il solito agonismo, contrasti tra difensori e attaccanti, Milenkovic su Oshimen, e azioni offensive. Al 50esimo un tiro di Bonaventura per Nzola, che fermato dai difensori passa a Ikonè, l’ex Lille tira a botta sicura e colpisce il palo. Il Napoli proiettato in avanti guadagna due corner, fa buona guardia la difesa, per ripartire in attacco con un tiro di Kayode chiuso in corner, e di Ikone fuori dallo specchio della porta. Al 58esimo ancora Terracciano si oppone a Oshimen.

La Fiorentina riparte e si propone ancora in avanti, al 63esimo dalla destra Duncan crossa verso il centro, da un rimpallo recupera Bonaventura, che con un destro trova la porta per il goal del vantaggio. Al 75esimo il primo cambio esce Brekalo per Nico Gonzalez.

Le occasioni da rete si susseguono, un tiro di Kayode su cross di Duncan fuori dalla porta, un tiro dell’ex Simeone viene mandato in corner. All’83esimo tripla sostituzione per mister Italiano, a destra in difesa Ranieri al posto di Kayode, a centrocampo Mandragora per Duncan e Infantino per Arthur. Due minuti dopo ancora provvidenziale Terracciano che manda sopra la traversa un tiro di Simeone. Al 89esimo il tecnico viola inserisce un difensore al posto di Ikonè, il giovane Comuzzo (classe 2005, proveniente dal vivaio), al suo esordio in serie A.

Nelle ultime fasi di gara il Napoli cerca di pressare, la gara diventa nervosa, 4 gli in totale ammoniti tra i viola, che cercano di difendere il risultato, il recupero di 4 minuti si allunga dopo le tante interruzioni. Al 92esimo assist perfetto di Parisi per Gonzalez che aggancia e manda in rete, dopo il controllo Var, il goal convalidato che chiude la gara.

Esplode di gioia la panchina per un risultato meritato in una partita perfetta, ottimo l’approccio alla gara con la giusta mentalità di affrontare un forte avversario senza timori reverenziali, in un ambiente ostile. Lo stadio Maradona, esaurito in tutti i settori, una bolgia per tutto l’arco della gara non ha condizionato i ragazzi di Italiano, che hanno lottato costruito e dominato nella maggior parte della gara, i Campioni d’Italia.

La magnifica vittoria risultato di un gruppo compatto, tutti titolari , soprattutto quando i subentrati portano una spinta e un supporto alla squadra, in alcuni casi determinanti, frutto della capacità del tecnico che ha portato una mentalità vincente valorizzando i singoli nelle loro migliori caratteristiche tecniche. Una prestazione spettacolare di tutti gli interpreti, con un forcing asfissiante su tutte le zone del campo.

Una difesa attenta con Terracciano ormai pilastro della porta, decisivo in diverse occasioni nel salvare e mantenere il risultato, Quarta il migliore del reparto sia in fase difensiva, ma anche in proiezione offensiva, ancora un plauso a Kayode (classe 2004) con qualche piccola incertezza una prova di carattere da veterano considerando i forti avversari affrontati, anche Parisi dopo un primo tempo senza errori, la leggerezza nel finale, si riprende nella seconda parte, e offre l’assist per il terzo goal, una bella prova per il mancino viola.

A centrocampo Arthur con doti di qualità, offre passaggi e alza il baricentro della squadra, Duncan meno evidente ma porta concretezza . Gli esterni con Ikone oltre un prezioso contributo in difesa, presente in fase offensiva, sfiora la rete in un paio di occasioni, super festeggiato finalmente il primo goal viola del croato Brekalo che porta in discesa la gara.

In avanti mancano ancora le reti degli attaccanti, ma la cooperativa del goal (12 marcatori complessivi, 6 in Europa) si arricchisce con le reti di un consacrato Nico Gonzalez, una capacità realizzativa impressionante, dalla panchina (stanco per sua stessa ammissione con tante gare giocate), non perde la mira e lo spirito da marcatore, alla sua quinta rete in campionato.

Il migliore della serata Bonaventura, capitano della gara, non ci sono aggettivi per descrivere le doti e le capacità del numero 5, personalità, tecnica e classe, un punto di riferimento per la squadra, preciso nei lanci vincenti che portano alle reti, al posto giusto nel raddoppio, controllo e rete, la convocazione in Nazionale il meritato premio di una giocatore esemplare, dentro e fuori dal campo.

Un successo strepitoso che regala tre punti pesanti e un terzo posto in classifica (a pari punti con la Juventus), il terzo attacco del campionato con 18 reti realizzate, una splendida squadra per sognare in grande.

Autore

Patrizia Iannicelli

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