Dopo l’esordio di mister Prandelli con una brutta sconfitta al Franchi, la Fiorentina torna in campo nel quarto turno di Coppa Italia contro l’Udinese alla Dacia Arena.
A pochi minuti dal fischio d’inizio, previsto per le 17.30, una notizia terribile sconvolge tutto il mondo del pallone e non solo, la scomparsa improvvisa del mito e leggenda Diego Armando Maradona. Si resta attoniti e sgomenti, un fuoriclasse che ha regalato emozioni in tutti gli stadi del mondo, anche i tifosi viola si associano al dolore, ricordiamo con tristezza una standing ovation al Franchi (sotto la Fiesole, in porta Giovanni Galli) in un gelido gennaio del 1985, dopo un memorabile pallonetto.
Ci vorrebbero pagine intere per raccontare quello che ha rappresentato per intere generazioni, anche se non sempre impeccabile nelle scelte personali. Come si dice in questi casi, genio e sregolatezza che caratterizzano i grandi della storia. In altra parte del giornale, trovate un ricordo del campione argentino.
Con molta fatica torniamo alla cronaca della gara della giornata, poiché appunto come nella vita the show must go on. Mister Prandelli costretto ai forfait di Venuti, Callejon, Ribery, Bonaventura, per problemi fisici, parte con il modulo del 4-3-1-2, Terracciano tra i pali, Caceres, Milenkovic, Pezzella (cap.), Biraghi, Borja Valero, Pulgar, Amrabat, Castrovilli, Kouame, Vlahovic.
Primo tempo di studio da parte delle due squadre, buon possesso palla dei viola, i friulani chiusi in difesa, si lotta a centrocampo. Nei minuti finali si vivacizza la gara, con due azioni, Deulofeu centra la traversa, la risposta degli ospiti nell’ occasione sprecata di Vlahovic, il serbo davanti al portiere manda alto sulla traversa.
Si va negli spogliatoi con uno scialbo e noioso pari. Nella ripresa i padroni di casa partono con più determinazione, mister Prandelli cerca di organizzare l’assetto tattico con i primi cambi, esce Kouame per Eysseric, pochi minuti dopo Pezzella (non in perfette condizioni fisiche) lascia il posto ad Igor. Il neo entrato francese si inserisce nel gioco con un paio di buone azioni, ma le occasioni da rete restano inesistenti.
Ancora un cambio tra i viola esce Borja Valero per Lirola. Minuti finali concitarti, l’Udinese rischia il rigore per fallo di Makengo su Amrabat, ma il fallo é appena fuori dall’area. Biraghi viene spinto in area ma l’arbitro non ritiene che sia da sanzionare, il difensore protesta platealmente.
Dopo quattro minuti di recupero, il punteggio non si sblocca e si va ai supplementari. Nel primo dei due, ancora un cambio, questa volta in attacco esce Vlahovic per Cutrone. I viola sembrano più incisivi, con gli avversari che si difendono nella propria metà campo. Nel secondo tempo supplementare esce Caceres e a sorpresa entra Montiel.
Dopo due minuti, al 112°, lo spagnolo appena entrato con un sinistro, su sponda di Cutrone, trova l’angolino dal limite dell’area per il goal del vantaggio viola. La squadra e panchina festeggiano il goal liberazione del classe 2000 da Palma di Maiorca, che galvanizzato delizia con altre giocate.
Prima del termine Eysseric potrebbe raddoppiare, ma il tiro esce di poco fuori. Al triplice fischio grande gioia per i viola, che nel rush finale evitano la roulette dei rigori, e si portano agli ottavi di Coppa Italia dove affronteranno l’Inter. Nel complesso consideriamo una buona prova, piccoli spunti di ripresa sia come singoli che come collettivo, anche se sono ancora diversi i problemi da risolvere. La difesa presenta qualche sbavatura di troppo, ma nel complesso non prende goal, a centrocampo forse anche per la posizione diversa, Amrabat un giocatore inferiore al rendimento di quello ammirato a Verona, anche Castrovilli non ai suoi livelli in evidente calo fisico, dall’attacco le delusioni ormai costanti, da Vlahovic a Kouame, in difficoltà nell’ultimo tiro, spesso con giocate individuali e con i soliti errori, da Cutrone si apprezza nei pochi minuti l’assist vincente, per il tiro che porta al vantaggio.
Le note liete arrivano dalle riserve, con buoni spunti, da Borja Valero attento e ordinato, ad Eysseric che alza il ritmo della gara, e si propone anche in zona d’attacco, alla grande soddisfazione per il match winner arrivato dalla Primavera, Tofol Montiel, che regala una vittoria fondamentale anche se sofferta.
Un successo che porta morale e tranquillità per affrontare i prossimi impegni di campionato, a partire domenica prossima contro la prima della classe Milan a San Siro. Nel dopo gara mister Prandelli vuole ricordare solo la scomparsa dell’icona del calcio, Maradona, a dimostrazione di un grande uomo con enorme sensibilità e umanità.
Per la cronaca, l’ultimo successo datato mister Prandelli, è del 28 marzo 2010, contro l’Udinese, una combinazione incredibile, che speriamo sia di buon auspicio per un nuovo inizio per il mister e la Fiorentina.
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