Fiorentina

Un’altra amara sconfitta

Dopo una settimana di polemiche e malumori, il calendario nella terza giornata è una data che in genere il tifoso viola cerchia di rosso, per l’importanza in campo e per la rivalità sugli spalti. La gara contro la nemica di sempre Juventus, all’Allianz Arena di Torino.

Come anticipato nel precedente articolo, la tifoseria viola diserta la trasferta per il caro biglietto e per l’obbligo di acquistarlo tramite il sito bianconero, ma sono presenti un centinaio di supporter non appartenenti a gruppi organizzati.

La formazione parte con diverse novità, fermi per squalifica Igor e Mandragora, per problemi fisici Barak. Gli undici di partenza: Terracciano, Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi, Bonaventura, Amrabat, Duncan, Nico Gonzalez, Kouame, Ikoné. Partita molto intensa dalle prime battute con momenti di nervosismo tra i giocatori. Due buone azioni dei bianconeri, anche per disattenzioni degli ospiti, trovano la buona reazione di Terracciano.

Tanti errori di impostazione, il primo tiro verso la porta difesa da Szczesny, Duncan al 28esimo. Insiste la Juve con Di Maria che in area trova il francese Rabiot libero da marcature, il francese con un colpo di testa manda il pallone in rete, malgrado Terracciano pari, ma dentro la linea di porta. L’arbitro Fabbri indica il suono dell’orologio che stabilisce con la tecnologia, Goal Decision System, l’effettivo superamento della linea di porta del pallone in caso di goal dubbi. Si va all’intervallo, con il vantaggio dei bianconeri.

Nella ripresa solito copione, la Fiorentina ci prova, costruisce con maggiore possesso palla, ma non riesce a finalizzare. Al 60esimo arriva il raddoppio con l’ex Vlahovic che non festeggia, il goal poco dopo annullato dal Var per fuorigioco.

Il primo cambio esce Duncan per il rientro di Castrovilli, dopo lo stop di qualche settimana per infortunio. Le squadre si allungano, molti passaggi sbagliati, i viola più incisivi. Intanto Jovic prende il posto di Ikoné. Il serbo neo entrato ci prova con un colpo di testa, niente di fatto, anche per la posizione di off side.

Nei minuti finali, mister Italiano prova con un triplice cambio, entrano Cabral, Saponara e Terzic per Gonzalez, Bonaventura e Dodo. All’89esimo un destro imprendibile di Castrovilli entra in porta, la gioia del pareggio si ferma in gola, con il controllo Var, attimi di proteste e tensione, l’arbitro chiamato al monitor annulla per fuorigioco millimetrico di Ranieri. I cinque minuti di recupero non portano nessun effetto sperato, con il triplice fischio finale che decreta l’ennesima amara sconfitta.

Le scelte iniziali lasciano qualche perplessità, con Kouame solo in avanti e i due centravanti in panchina. La prestazione nel complesso, non manca agonismo con ritmo e qualche occasione, volontà e tenuta di campo, anche se gli errori dei singoli e la difficoltà realizzativa sotto porta, confermano i limiti di questa squadra che avrebbe meritato il pari.

Diversi giocatori sottotono, difesa distratta con il solo Terracciano che evita passivo maggiore, Ranieri pronto quando chiamato in causa, centrocampo meno incisivo, buona la prova di Castrovilli, peccato per la rete annullata. Dal reparto offensivo le maggiori delusioni, Ikoné assente, Gonzalez dopo un buon inizio non trova spazi e precisione, in avanti Kuoame non porta nessun apporto alla manovra, anche per un ruolo non suo (non si può considerare un centravanti), le punte subentrate dalla panchina non hanno creato pericoli al portiere avversario, inoperoso per l’intero arco della gara.

Un inizio d’anno difficile per la squadra viola, scivolata in quattordicesima posizione in classifica, con quattro sconfitte, due consecutive, un solo pari, 5 punti conquistati, caratterizzato anche da episodi sfavorevoli e da una buona dose di sfortuna. Il fuorigioco geografico, altra regola ridicola.

Un campionato quasi segnato, ma con due importanti obiettivi da percorrere per arrivare in Europa. La prima tappa il prossimo giovedì in Portogallo, contro il Braga, nella gara di andata dei sedicesimi di Conference League. Una partita non facile, contro la squadra portoghese terza nella Primera Liga, da affrontare con carattere, determinazione, grinta agonistica e massima concentrazione, ingredienti necessari per una sfida che vale (quasi) la stagione.

Autore

Patrizia Iannicelli

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