Nella sesta giornata di ritorno la Fiorentina affronta, nel posticipo serale delle 20.30, l’Inter. Ancora un dato importante di spettatori che confermano il trend positivo di presenze dall’inizio della stagione, 32.824 il dato ufficiale. I viola partono con il consueto modulo del 4-3-3, mister Pioli costretto a cambi forzati in difesa, dopo l’infortunio di Pezzella, in panchina Milenkovic per influenza, Lafont tra i pali, Laurini ,Ceccherini, Hugo, Biraghi, centrocampo con Edimilson regista, Benassi e Veretout mezzali, in attacco Gerson, Chiesa (cap.), e Simeone al posto di Muriel.
Un vento fastidioso imperversa sul terreno di gioco, e rischia di condizionare gare e traiettoria del pallone. Alla prima azione di gioco un lancio di Ceccherini trova Chiesa che in velocità si porta verso la porta avversaria, passaggio verso il compagno di reparto Simeone che nel mezzo dell’aria batte Handanovic, viola in vantaggio dopo appena un minuto, ma deviazione di De Vrij.
Dopo pochi minuti, dalla parte opposta, da una punizione degli ospiti la palla respinta dalla difesa viola, resta al limite dell’area, l’ex viola Vecino aggancia e conclude in rete. L’arbitro di turno Abisso aspetta la conferma dal Var per una sospetta posizione di fuori gioco dell’uruguaiano, dopo minuti di attesa, il Var conferma il pareggio.
La Fiorentina riparte con determinazione, Chiesa lotta su ogni pallone, ci provano anche Benassi con un tiro al volo, una grande azione di Gerson e Simeone costringe la difesa neroazzurra in angolo. Ancora Chiesa con uno stop d’autore e un tunnel su Vecino, ma il pallone esce dal campo. Fino alla mezz’ora la Fiorentina amministra la partita e spreca, l’Inter è ben chiusa in difesa. Gerson da solo davanti al portiere spreca il vantaggio e manda al lato della porta.
Al trentaseiesimo un tiro di Brozovic è deviato da Lafont in angolo, e al quarantesimo l’incredibile raddoppio degli ospiti, dalla destra Politano salta Veretout e con un tiro da 20 metri batte Lafont sull’angolo più lontano. Dopo tre minuti di recupero si va all’intervallo.
Nella seconda frazione di gioco, si riparte con le due squadre che si affrontano a viso aperto, ma al quinto minuto l’arbitro ferma il gioco per un presunto fallo di mano di Edimilson in area. Dopo il consulto del Var, l’arbitro indica il dischetto. Si porta sul dischetto il croato Perisic che spiazza Lafont e porta a tre le reti degli ospiti.
Cala il gelo sul Franchi, per i viola un momento difficile. Al cinquantasettesimo doppio cambio, mister Pioli manda in campo Muriel per Simeone, Pjaca per Benassi. Al sessantesimo goal dei viola con Biraghi, un gran tiro da fuori area, ma ancor l’arbitro Abisso e Var annullano il goal, fallo di Muriel su D’Ambrosio.
Nella gara le azioni si alternano da una parte all’altra, anche se il ritmo è meno intenso, la Fiorentina non trova spazi anche per la difesa degli avversari. Brutti i falli su Chiesa che resta a terra ma poi riprende la gara e su Biraghi. Al settantaquattresimo goal da cineteca di Muriel, punizione da circa 30 metri che si infila all’incrocio dei pali. Il colombiano accorcia le distanze con uno strepitoso goal, e porta nuova linfa alla squadra galvanizzata che recupera metri e palloni.
Nei minuti finali sale la tensione e il nervosismo in campo, Lautaro resta a terra nell’area dei viola, il portiere Lafont cerca di far alzare l’argentino che cerca di perdere tempo, l’arbitro ammonisce l’estremo difensore ingiustamente. Ancora il giovane Capitano Chiesa indomito che continua a pressare, il tiro dell’esterno si alza e termina fuori.
Nei sette minuti di recupero succede di tutto e dell’incredibile. Al novantacinquesimo Abisso decreta un rigore per i viola, tiro ravvicinato in area di Chiesa e fallo di mano di D’Ambrosio. L’arbitro ancora alla visione del Var, minuti infiniti, con Veretout fermo sul dischetto ad aspettare. L’episodio viene rivisto più volte, le due squadre ai bordi del monitor, e poi finalmente l’urlo del Franchi, al gesto dell’arbitro che indica il dischetto. Veretout con una freddezza encomiabile, data l’importanza del tiro e la situazione creata, realizza il goal del pareggio al centounesimo minuto.
Una gara rocambolesca con diversi ribaltamenti di fronte, una rimonta strepitosa, vissuta al cardiopalmo fino all’ultimo secondo. Uno show di centotredici minuti, con una VARietà di goal, dati, annullati, fantastici, discussi, dubbi, e una miriade di emozioni per il popolo viola. Abbiamo evidenziato il Var, croce e delizia del calcio, protagonista indiscusso delle gare, anche se in molti casi sta suscitando polemiche e malumori in diverse squadre, ma ormai tecnologia da accettare pur ammettendo che non sempre è esente da errori.
Questa sfida sarà ricordata anche per il record di interruzioni dovuti all’uso del Var, cinque interventi che hanno condizionato e determinato il risultato finale. Detto ciò tralasciamo i commenti sul rigore finale o sugli episodi che lasciano delle perplessità, la mano di Emilson, o il braccio di D’Ambrosio, sul campo sembrano netti, molto meno nel review del monitor.
La Fiorentina comunque merita il pareggio per tutto quello che ha messo in campo: carattere, personalità e grinta, la determinazione di lottare e crederci fino all’ultimo secondo. I migliori che meritano una menzione sono Veretout, che realizza con freddezza il pari, Muriel che parte dalla panchina e con una punizione capolavoro cambia e riapre la gara, quinto goal in maglia viola, il Capitano Federico Chiesa ancora il protagonista assoluto. Sempre pericoloso e imprendibile per gli avversari, un vero trascinatore e un esempio per la squadra, che si impone non solo con la velocità e forza fisica ma anche nelle doti tecniche, alcune sue giocate sono una delizia per gli amanti del calcio.
Al di là del punto in classifica che fa morale per come arrivato nel rush finale, e allunga i risultati utili consecutivi (nove compreso la Coppa Italia), un pareggio che porta entusiasmo e convinzione dei propri mezzi, in vista della prima semifinale di Coppa Italia il prossimo mercoledì al Franchi. Una gara fondamentale (il ritorno ad aprile) per creare i presupposti nel provare ad alzare un trofeo e arrivare in Europa. A ridosso della sfida, martedì alle 18.00, saranno aperti al pubblico i cancelli al Franchi per la rifinitura della squadra, un ‘iniziativa per incitare la squadra a credere in un sogno.
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