Plauso all’operazione dei Nas di Firenze che hanno sgominato un traffico di vini toscani pregiati contraffatti come Sassicaia, Brunello di Montalcino e Chianti da parte di una società di import-export con sedi in Italia e in Cina. Coldiretti Toscana evidenzia quanto le frodi rischino di dare il colpo di grazia alle esportazioni di bottiglie di vino italiano in Cina dove, dopo anni di costante crescita, sono praticamente dimezzate con un crollo del 44% nel 2020.
A preoccupare il settore è il mercato, con le vendite di vino toscano all’estero che hanno subito nei primi 6 mesi del 2020 una riduzione del 4,2% con una storica inversione di tendenza che non ha precedenti negli ultimi 30 anni a causa delle difficoltà registrate dalla ristorazione in tutto il mondo per l’emergenza Coronavirus.
In Toscana la superficie vitata è pari a circa 60mila ettari di cui con una produzione totale vino di 2.657.000 ettolitri con una quota di vini rossi e rosati pari all’85 per cento e di vini bianchi del 15 per cento, la gran parte di questi numeri sono legati ad una viticoltura di qualità ed eroica alla quale non si può rispondere con i paradigmi della sola vendemmia verde o distillazione.
Le bottiglie italiane sono particolarmente apprezzate tanto da attirare l’attenzione del lucroso business del falso Made in Italy agroalimentare che nel mondo vale oltre 100 miliardi di euro. Serve tolleranza zero sulle frodi che mettono a rischio lo sviluppo di un settore che è cresciuto puntando su un grande percorso di valorizzazione qualitativa.
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