Fiorentina

Viola dalla paura all’euforia

Nel sedicesimo turno di campionato all’Artemio Franchi di Firenze, la Fiorentina affronta l’Empoli, in quello che è considerato il derby toscano. La Fondazione Franchi nella sala stampa consegna il premio Ethica ad Memoriam a Giancarlo Antognoni, Gianni De Magistris, alla memoria di Davide Astori. Presenti il presidente gigliato Gino Salica, Giancarlo Abete, Francesco Franchi, Andrea Vannucci.

Prima della gara la società azzurra con due ex viola Manuel Pasqual e l’allenatore Beppe Iachini, ricordano Davide Astori con un mazzo di fiori sotto la Curva Fiesole. Presente in tribuna autorità il patron Andrea Della Valle. La formazione di partenza deve far fronte ad assenze importanti per la squalifica di Veretout, Milenkovic, Edimilson. Gli undici di partenza sono: Lafont tra i pali, Ceccherini, Pezzella (cap.), Hugo, Biraghi, Benassi, Gerson, Norgaard, Chiesa, Simeone, Mirallas.

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La consegna del premio Ethica ad Memoriam

Sugli spalti 28.918 spettatori. Dopo il consueto Saluto alla Voce con il corteo del Calcio Storico, inizia la gara. Gli ospiti ben posizionati in campo provano ad imporre il loro gioco, i viola partono con la difesa a 3 con Biraghi e Chiesa esterni di centrocampo. I viola in avanti con qualche spunto di Chiesa, poche azioni concrete, mancanza di gioco, solita difficoltà a portarsi in area avversaria.

L’Empoli pressa in avanti, la difesa viola cerca di bloccare le incursioni degli avversari. Al diciottesimo un goal di Biraghi su cross di Chiesa viene annullato per fuorigioco al Var. I viola più reattivi guadagnano qualche metro, ma sprecano diverse occasioni, la più eclatante quella di Vitor Hugo che termina di poco al lato. Un contropiede dell’Empoli ed i viola subiscono il goal del svantaggio, cross di Caputo e Krunic batte Lafont.

Cala il gelo totale sul Franchi già pietrificato per la temperatura glaciale. I viola ci provano con qualche ripartenza, ma l ‘Empoli non lascia spazi. Ancora brividi e pericoli in area con Lafont che per bloccare un pallone arrivato a Caputo rischia il rigore. Al quarantesimo cross di Simeone per Mirallas che realizza il goal del pareggio viola. Ora la Fiorentina sembra aver allentato la tensione mentale e ritrova spazi e gioco. Due minuti di recupero, prima dell’intervallo.

La comemmorazione della Fiesole a Bruno Beatrice, scomparso 31 anni fa

La comemmorazione della Fiesole a Bruno Beatrice, scomparso 31 anni fa

La Curva Fiesole nei minuti di pausa ricorda Bruno Beatrice con un’ immagine a 31 anni dalla scomparsa del centrocampista. Nella seconda frazione di gioco la prima occasione è per gli ospiti, ma il gioco viene fermato con la visione del Var per un fallo di Benassi su Bennacer. L’arbitro Giacomelli ammonisce il centrocampista viola ma l’azzurro è costretto a lasciare il campo. Azione sprecata da Simeone dopo che Chiesa aveva saltato l’avversario ed era lanciato in porta. Al cinquantanovesimo goal del vantaggio di Simeone, bella l’azione partita da Mirallas che allarga sulla sinistra su Biraghi che crossa nel mezzo dove trova l’argentino in area che non sbaglia. Gesto di stizza del Cholito che lascia spazi a polemiche e discussioni.

I viola rinfrancati dal vantaggio continuano ad attaccare, la difesa azzurra respinge. Chiesa in due occasioni protagonista prima con la solita corsa a tutto campo, poi con un prezioso recupero a centrocampo. Al settantaquattresimo doppio cambio escono Norgaard e Mirallas per Dabo ed Eysseric. Due minuti dopo il portiere Lafont salva il risultato con un intervento a distanza ravvicinata di Caputo. Dalla parte opposta il goal del neo entrato Dabo che da centrocampo con un rasoterra da trenta metri entra alla sinistra del portiere. Il francese al secondo goal in viola festeggia sotto la Curva Fiesole.

Pochi rischi per i ragazzi di Pioli che amministrano i minuti finali e potrebbero incrementare il bottino dei goal, gli avversari sotto tono. Nei cinque minuti di recupero, dalla Curva i cori contro la società, e l’ultimo cambio con l’uscita di Biraghi per Hancko. Termina la gara con tre punti fondamentali e necessari, con il ritorno alla vittoria dopo due mesi e mezzo, con una rimonta dopo lo svantaggio che non era scontata. La squadra inizia contratta e mostra i soliti limiti di gioco, subisce lo svantaggio che poteva portare al crollo definitivo, ma trova la forza di reagire con carattere e spirito di sacrificio.

CurvaFiesole181217-002Reti importanti per gli attaccanti Mirallas (l’ex Everton si conferma giocatore di esperienza dopo la rete decisiva a Reggio Emilia, determinante con il goal del pari) e Simeone con un assist e il secondo goal in due gare. Peccato per il brutto gesto rivolto ai tifosi, che in tutti questi mesi di digiuno lo hanno sempre sostenuto, speriamo che le scuse nel post gara possano servire a ricucire il rapporto. Bravo mister Pioli che ha saputo ridisegnare la squadra con un nuovo modulo, e con i cambi giusti, un plauso a Lafont che messo in discussione in qualche gara, ha salvato il risultato con una bella parata, gran goal di Dabo pronto a gara in corso, che festeggia con la Fiesole con il saluto al Capitano.

Troppo presto parlare di svolta, i problemi e gli errori delle ultime gare sono ancora da risolvere, ma dopo la paura di soccombere che poteva portare ad una fine anticipata della stagione, si torna a parlare con fiducia ed una moderata euforia ad un posto in Europa. La gara di S. Siro contro il Milan potrà dare qualche conferma ulteriore per aprire nuovi scenari per il futuro.

Autore

Patrizia Iannicelli

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