(Dal nostro inviato) – Allo stadio Gino Bozzi, i ragazzi di Aquilani, detentori della Coppa Italia affrontano i pari età del Genoa nella gara unica della semifinale. Il percorso della Fiorentina è partito dagli ottavi contro il Milan, battuto in casa per 2 a 1, nei quarti hanno avuto la meglio sulla Juventus per 3 a 1. In campionato le due squadre che si affrontano sono separate in campionato da 2 punti, a favore del Genoa.
Parterre d’eccezione in tribuna data l’importanza della gara, oltre il patron Rocco Commisso, presenti il DS Daniele Pradè, il DG Joe Barone, il responsabile del settore giovanile Valentino Angeloni, il team manager Giancarlo Antognoni, Dario Dainelli, e Andrea Mancini, nello staff societario.
La formazione titolare parte con il modulo del 3-5-2, Brancolini tra i pali, Frison, Chiti, Fiorini (cap.), Pierozzi, Neri, Corradini, Bianco, Milani, Spalluto, Munteanu.
Prime fasi di gioco intense, con la prima azione degli ospiti con una punizione battuta da Turchet parata senza problemi da Brancolini. Il primo affondo in area avversaria dei viola di Pierozzi al 17′, che viene fermato da difensore Boci, l’arbitro Fabio Natilla indica il dischetto per il rigore. Dagli undici metri si porta il capitano Mattia Fiorini, che si vede parato il tiro dal portiere Agostino (secondo rigore della stagione sbagliato per il numero 5, anche nella precedente gara contro i rossoblu, ndr).
I viola continuano a pressare per trovare il vantaggio, buona incursione di Bianco per Spalluto che manca il controllo, alla mezz’ora Pierozzi con un gran tiro manda di poco sopra la traversa. Al 39′ cross dalla destra di Milani verso il centro per Munteanu che tira in porta, il rumeno si vede respingere una serie di conclusioni dai difensori e dal portiere, poi finalmente il pallone entra in rete, per il meritato vantaggio. Termina il primo tempo senza recupero.
Nella ripresa al 52′ arriva il raddoppio dei gigliati con Spalluto, cross dalla sinistra battuto da Pierozzi per Spalluto che passa a Munteanu, gran tiro respinto dal portiere che non trattiene, sulla ribattuta il centravanti pugliese trova il secondo goal.
I viola padroni del campo provano ad incrementare il bottino, ci prova Milani, azione personale con la conclusione alta. Un contropiede del capitano Fiorini, che da solo incontrastato percorre tutto il campo, il tiro viene respinto dal portiere in corner, sull’angolo battuto Munteanu non trova la porta. Poi è la volta di Pierozzi su un cross di Milani, il portiere genoano si oppone, da un corner un colpo di testa di Chiti fuori.
Una Fiorentina a trazione anteriore, vicina in diverse occasioni alla terza rete, che domina a tutto campo. I primi cambi per mister Aquilani nei minuti finali entra Krastev al posto di Bianco, prima del fischio finale è la volta di Gentile al posto di Milani. Dopo tre minuti di recupero grande entusiasmo della squadra viola che festeggia in campo e negli spogliatoi anche con il patron Rocco Commisso.
Una prestazione impeccabile dei ragazzi di Aquilani che lottano con grinta e determinazione, non concedono spazi agli avversari, una gara mai messa in discussione che merita un applauso per tutti. Sui singoli si evidenzia una prova eccellente di Andrea Milani, che da una parte all’altra del campo non si risparmia, si porta spesso in area e dalla fascia crossa assist a ripetizione per i compagni, sul podio anche Louis Munteanu, l’attaccante rumeno che segna, dal suo tiro arriva il raddoppio importante, in fase offensiva sempre pericoloso, infine Niccolò Pierozzi che chiude gli spazi in difesa, le sue incursioni nei novanta minuti insistenti e ripetute portano la squadra in avanti, anche in fase offensiva un valido contributo.
La Fiorentina Primavera si gode questa terza finale consecutiva (la sesta in assoluto), vincere il trofeo sarebbe un risultato storico, e consoliderebbe un settore giovanile che in passato ha dato grandi soddisfazioni anche con campioni che sono arrivati in prima squadra.
La finale di Coppa Italia sarà il 28 aprile, in campo neutro come avviene di solito, contro la Lazio che ha eliminato ai supplementari il Verona. Intanto si torna al campionato domenica prossima a Cagliari. dopo un inizio altalenante, anche per infortuni e squalifiche, con buone prestazioni e pochi punti, la squadra nell’ultimo periodo ha dimostrato compattezza e continuità anche nei risultati, che li ha proiettati a poche lunghezze dai play off. Una stagione partita in sordina ma ancora tutta da giocare e con obiettivi di prestigio da conquistare.
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