(Foto, Viola Park sala eventi e zona mensa, fonte ACF Fiorentina)
In questo periodo, come ogni estate, le squadre di calcio iniziano la preparazione atletica e tecnica per l’imminente stagione, che parte nel fine settimana del 19/20 agosto, con la prima di campionato.
La Fiorentina, dopo decenni di ritiro nelle zone di alta quota, (gli ultimi dieci anni in Val di Fassa, a Moena), per la prima volta nella sua storia, inizia un nuovo percorso, nel centro sportivo di proprietà, il Viola Park, su una superficie di circa 25 ettari di terreno, uno dei più grandi d’Italia e d’Europa.
Ripercorriamo brevemente le tappe che hanno portato alla realizzazione di quella che da oggi rappresenta la casa della Fiorentina, dagli uffici della società, agli spazi di ospitalità e accoglienza, ai campi di allenamento per la squadra maschile, femminile giovanile e scuola calcio.
Dopo l’acquisizione della società sportiva, il 6 giugno 2019, il tycoon italo americano Rocco Commisso, il 9 ottobre 2019 annuncia di aver acquistato dei terreni, alle porte di Firenze, a Bagno a Ripoli, per realizzare un impianto sportivo del club. Il 28 novembre nella sala del consiglio del comune di Bagno a Ripoli, in un incontro pubblico, si presenta il progetto, affidato all’architetto Casamonti.
Dopo il periodo di stop forzato causato dalla pandemia Covid-19, iniziano i primi lavori di ristrutturazione della Cascina Favard posta all’interno dei terreni. Il 7 ottobre 2020 si presentano i rendering del progetto, una struttura all’avanguardia, nel rispetto per il paesaggio, funzionalità e ambiente. L’apertura del cantiere il 5 febbraio 2021, con la posa anche del primo albero.
La data parte della storia gigliata, il 12 luglio 2023, con l’apertura dell’impianto, quando la squadra maschile con mister Vincenzo Italiano, giocatori e staff tecnico, svolge il ritiro nella nuova casa, che prenderà il nome, come giusto che sia, del proprietario della società, Rocco B. Commisso Viola Park.
L’imprenditore che ha voluto fortemente e costruito a proprie spese, (con un investimento di grandi proporzioni, 110 milioni di euro, 10 di manutenzione annui) un impianto all’avanguardia per la crescita di tutte le squadre, un gioiello di tecnologia per il presente ma proiettati in nuova dimensione del calcio futuro.
La società dopo aver presentato la struttura nei mesi precedenti a molti club di tifosi, pochi giorni ha aperto le porte alla stampa accreditata. All’ingresso due api colorate con il logo ufficiale, che in futuro faranno da mini shop per il merchandising.
Un viaggio fantastico, tra padiglioni che ospitano le diverse categorie, campi di allenamento, due stadi, un laghetto artificiale, zona mensa, palestra, piscina, cappella e la villa dove ci sono le sale di rappresentanza. Gli onori di casa fatti dal direttore generale Jo Barone e dal responsabile della comunicazione Alessandro Ferrari, iniziano nel Media Center, presente per un saluto anche il direttore sportivo Daniele Pradè.
Una sala a luci soffuse dove prevale il colore dominante viola sugli accessori, pareti e soffitto, un bancone che scorre e si ritrae per le conferenze stampa, e lascia lo spazio all’occorrenza ad un palco, mentre scorrono le immagini di Firenze, della Fiorentina, del Viola Park, una sensazione di benessere in un pianeta avveniristico. In tutti gli ambienti un perfetto sistema di climatizzazione.
Dall’esterno si prosegue alla visione dei due stadi, il grande con una capienza di 3000 posti, denominato Curva Fiesole, dove saranno giocate le gare della Primavera e della squadra femminile, in cima alle gradinate, un bar per ogni esigenza, con vista sulle colline, il secondo dalla parte opposta con 1500 posti, dedicato a Davide Astori. Sotto la tribuna un bar digitale, tappezzato di schermi su una struttura cilindrica appesa al soffitto, sopra il bancone del bar.
Dall’alto si vedono i 12 campi di allenamento, 5 in erba naturale e 5 sintetici, 2 più piccoli per i bambini. I padiglioni sono 3, divisi per categoria, maschile, femminile e per le giovanili, con 73 camere, singola per ogni giocatore della squadra maschile, con gli interni di ogni padiglione curato in ogni singolo particolare, le copertine e lenzuola con il logo della Fiorentina.
All’interno del complesso diverse palestre con attrezzi di ogni tipo, dalle quali si possono vedere i campi, una Green Room, zona di recupero e per prevenire infortuni articolari e muscolari, studi medici per piccole operazioni, anche dentistico. Ogni struttura ha i corrispettivi spogliatoti, con tutti gli accessori. I calciatori possono usufruire di centri benessere dal barbiere per i ragazzi, al beauty center per le ragazze.
Nell’area wellness, una piscina divisa in tre livelli, sauna crioterapia e la parte più innovativa, unica in Italia, una vasca Hydro Work dove si crea l’assenza di gravità che permette di far correre i giocatori su getti di acqua. La sala eventi maestosa, è anche la zona mensa dove mangeranno giocatori e staff, ma dove si potranno organizzare eventi ed assistere alle partite.
Una parte suggestiva e di massima emozione è rappresentata dalla cappella in marmo, con un corridoio che mostrano le iconografie della Via Crucis, dedicata a Santa Caterina, in onore della consorte del patron Rocco Commisso, Catherine, che ha voluto questa perla di rara bellezza. Lady Commisso in tutto il periodo di realizzazione ha seguito tutte le fasi dei lavori, con una cura particolare anche nella scelta delle piante, tantissimo verde in ogni zona, una cornice naturale che impreziosisce la splendida opera.
Infine la casa patronale preesistente e ristrutturata, dalla quale si distingue la torretta, un bar all’ingresso, sede degli uffici del patron e dei dirigenti, ma anche location di accoglienza per ospiti e personalità d’eccezione.
Al momento, la Fiorentina continua la preparazione, nelle due sessioni mattina e pomeriggio, ma a differenza dei precedenti ritiri, per cause burocratiche di agibilità dell’impianto, il pubblico per problemi di sicurezza non può ancora assistere ad allenamenti ma soprattutto alle amichevoli già programmate.
In attesa che si trovi a breve la soluzione per ovviare agli ennesimi cavilli, (che dal primo giorno hanno creato difficoltà e ostacoli per concretizzare questo splendido progetto), non ci resta che augurarci che tutti possano ammirare il Viola Park, autentico capolavoro di modello innovativo per il presente, ma soprattutto per il futuro della Fiorentina.
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