Foto di Paolo Giuliani
Dopo l’entusiasmo ritrovato con la vittoria contro i Campioni d’Italia, i viola tornano in campo, ancora al Franchi nella prima gara di andata degli ottavi di Conference League.
L’urna benevola ha decretato come avversari i turchi del Sivasspor, vincitori del proprio girone, ma tecnicamente inferiori alla squadra di mister Italiano. L’orario è delle 21.00, serata mite, il pubblico si posiziona sui numeri visti nelle precedenti gare, in totale sono presenti 16.255 spettatori. Nel settore ospiti, tra i circa centocinquanta tifosi, appare uno striscione di ringraziamento in italiano, Grazie per la solidarietà e il sostegno Italia, riferito alle iniziative verso il popolo turco dopo il violento terremoto che ha coinvolto la Turchia e la Siria. In tribuna come sempre la dirigenza e il patron Commisso, alla sua ultima gara di questo periodo, pronto al rientro in America.
Nella formazione di partenza qualche novità, torna titolare dopo circa un anno Gaetano Castrovilli (fermo per un grave infortunio subito il 16 aprile 2022, ndr), in attacco il serbo Jovic. Si parte con il consueto modulo del 4-3-3, Terracciano tra i pali, Dodo, Quarta, Igor, Biraghi, Castrovilli, Amrabat, Bonaventura, Ikoné, Gonzalez., Jovic. Dalle prime battute la Fiorentina cerca di fare la gara e si proietta in avanti, gli ospiti si chiudono in difesa. Con il passare dei minuti, le occasioni viola sono a ripetizione, la più netta Jovic davanti il portiere prova il pallonetto, ma il portiere blocca. Castrovilli riceve un cross da Gonzalez, colpo di tacco con il pallone che si ferma sulla traversa, un tiro al volo di Ikonè per Bonaventura che spreca davanti la porta, pallone che non viene agganciato da Jovic. I viola superiori in ogni zona del campo continuano a creare, l’ imprecisione sotto porta con diverse occasioni sprecate, mantengono il risultato a reti inviolate.
Nella ripresa al 58esimo un triplice cambio, escono Ikoné, Castrovilli, Amrabat (ammonito), per Sottil, Mandragora e Barak. Il match non cambia rispetto alla prima frazione, i viola tutti in avanti, i turchi controllano con ordine e ribattono dalla propria area, in avanti trovano la traversa con un colpo di testa di Goutas, ma forse con un precedente fuorigioco. Al 67esimo Fiorentina a trazione anteriore con l’ingresso di Cabral al posto di Bonaventura. Al 69esimo i cambi portano gli effetti sperati, da corner, mischia in area con Barak che aggancia e con un gran sinistro manda il pallone in rete, vantaggio meritato. Dopo il consulto Var rete convalidata. Al 78esimo l’ultimo cambio esce Gonzalez per Kouame. I viola cercano di chiudere la gara con la seconda rete, ma gli ospiti meno timidi della prima frazione, cercano di ostacolare le incursioni e interrompere le azioni di pressing con un buon possesso palla. Nei minuti finali il Sivasspor con Charisis calcia verso la porta, la difesa chiude gli spazi in corner.
Le azioni finali sono dei viola, prima con Mandragora che manda sopra la rete, poi Sottil lancia Kouame che non aggancia per pochi centimetri. Nei quattro minuti di recupero, ammonizione per Biraghi posizionato sul corner, per perdita di tempo, diffidato salterà il ritorno, espulsione per Gradel, gomitata su Quarta, momenti di nervosismo tra giocatori, con l’operato e la distribuzione dei cartellini dell’arbitro albanese Jorgji molto discutibile. Al triplice fischio una Fiorentina meno brillante e concreta delle ultime gare, festeggia un successo importante in vista del ritorno in casa della squadra turca. Il risultato stretto di una sola rete non evidenzia una gara offensiva, con diversi tiri verso la porta, 11 fuori dallo specchio, 12 corner, occasioni da rete sprecate, traversa, una dose di sfortuna.
Una gara di volontà e carattere, forse la modesta qualità dell’avversario, determina la mancanza di cattiveria agonistica, e il cinismo di chiudere con un bottino più ampio, solito problema realizzativo rispetto alle occasioni create. I reparti hanno messo in campo una prova più che buona, Terracciano mai impegnato, difesa solida, con Igor e Quarta in ottime condizioni. In mediana Bonaventura e Mandragora, imprecisi, Castrovilli in evidenza mette in campo qualità, accellerazioni e buone giocate, un giocatore ritrovato. Dagli esterni Gonzalez il migliore nella prima frazione, Ikoné a fasi alterne, in avanti sia Jovic che Cabral meno reattivi delle precedenti gare.
Il migliore del match, subentrato dalla panchina Antonin Barak, subito nel gioco di squadra, decisivo con una prova maestosa e un goal pesante. Il ceco al settimo goal stagionale, vice capocannoniere in Conference con quattro reti, dietro Jovic, affianca Cabral. Una Fiorentina da record per successi ottenuti e goal realizzati, sette vittorie consecutive, otto con i preliminari, 24 reti siglate in una sola stagione, numeri importanti che possono ancora aumentare, ma già nella storia d’ Europa.
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