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Vittoria, finalmente

Nel quinto turno del campionato, il primo infrasettimanale, la Fiorentina affronta al Franchi la Sampdoria. Prima della gara entrano in campo i Bandierai degli Uffici. Ancora un numero considerevole di presenze con 33.469 spettatori. La formazione per la terza gara consecutiva, parte con il modulo del 3-5-2, Dragowski, Milenkovic, Pezzella (cap.) Caceres, Lirola, Castrovilli, Badelj, Pulgar, Dalbert, Chiesa, Ribery.

La prima occasione è dei doriani con Caprari che impegna il portiere viola. I padroni di casa sembrano contratti, imprecisi, ma con il passare dei minuti si portano in avanti ma sprecano diversi palloni. Una doppia conclusione di Chiesa dopo una punizione, è respinta dalla barriera, anche Ribery su cross di Lirola manda alto sulla traversa.

Alla mezz’ora un passaggio di Dalbert per Chiesa, il cui sinistro è deviato in angolo. Dal corner cross di Ribery in area e colpo di testa del capitano Pezzella che realizza il vantaggio per i viola. Si va all’intervallo sull’uno a zero.

Nella seconda frazione il neo entrato doriano Rigoni fa tremare i viola con un gran sinistro che si ferma sulla traversa. Il ritmo di gioco lento, ma senza grandi rischi sotto porta. Al nono minuto per doppia ammonizione è espulso Murillo, gli ospiti restano in inferiorità numerica. Pochi minuti e contropiede dei viola con un perfetto assist di Dalbert che lancia Chiesa, il numero venticinque davanti al portiere realizza il 2 a 0. Grande entusiasmo sugli spalti, e tifo incessante che dal primo minuto continua a sostenere ed incitare la squadra.

I viola controllano la gara, ma diverse sono le incursioni verso l’aria avversaria, Ribery impegna il portiere che si salva con i piedi, un tiro al volo di Chiesa termina alto. Ancora un passaggio per Chiesa questa volta da Lirola, ancora Audero il portiere doriano che si oppone. Al settantatreesimo esce Ribery tra la standing ovation del Franchi, e il coro della Fiesole : il fenomeno. Al suo posto entra Sottil.

Al settantanovesimo disattenzione della difesa gigliata che permette a Bonazzoli di concludere in rete e dimezzare lo svantaggio. Cala il gelo sul Franchi e ritorna il terrore di rivivere la rimonta avvenuta pochi giorni prima contro l’Atalanta. Il secondo cambio è l’uscita di Castrovilli, anche lui tra gli applausi, per Benassi.

Nei minuti finali azioni concitate, Lirola cade in area ma l’arbitro di turno Doveri lo ammonisce per simulazione. Al novantesimo contropiede con assist perfetto di Chiesa per Sottil che viene atterrato in area da Audero, l’arbitro indica inizialmente il dischetto, poi controlla al Var il contatto, e annulla la decisione iniziale, restano diversi dubbi per come viene fermato l’attaccante, che viene ammonito per simulazione.

Nei tre minuti di recupero l’ultimo cambio, esce tra la standing ovation Chiesa al suo posto Vlahovic. Minuti in totale sofferenza con gli occhi sul tabellone, si allunga il recupero di un altro minuto, poi l’urlo liberatorio al triplice fischio finale. Finalmente la vittoria, sofferta fino ai secondi finali, che mette fine alla maledizione che durava al Franchi da quasi un anno (dicembre 2018).

Tre punti d’oro per classifica e morale da dove ripartire con tranquillità, anche se sono ancora evidenti problemi e difetti da correggere in una squadra in costruzione. Decisivi nella prima vittoria di campionato (dopo 18 turni!!!!), la coppia delle meraviglie, asse Ribery – Chiesa. Il francese gioca a tutto campo, con qualità e intelligenza: rincorre, fa assist, determinante quello su Pezzella, difende e si porta al tiro, un giocatore di una categoria superiore, per carattere e doti tecniche. L’enfant prodige Chiesa decisivo e determinante, goal fondamentale, per lui e la squadra, ma la sua ottima prestazione è impreziosita anche con diverse conclusioni verso la porta e assist per mettere in condizione i compagni di andare in rete.

Le standing ovation per i due campioni sono la copertina della gara. Un plauso per il capitano Pezzella che sbocca il match, torna al gol dopo cinque mesi e mezzo, una prestazione di livello nel reparto difensivo, ma sempre incisivo in area avversaria, e per Castrovilli che di gara in gara conferma le sue qualità di giocatore di notevole spessore. La prima vittoria della Fiorentina assume un valenza notevole, per autostima, fiducia ed entusiasmo nell’affrontare le prossime sfide, ( già dalla prossima impegnativa al Meazza contro il Milan), ma soprattutto determinante per dare quella svolta ad una stagione che sembrava già compromessa.

Autore

Patrizia Iannicelli

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