La terra è di nuovo in piazza a Siena. Si corre il Palio, quello d’agosto, dedicato alla Madonna Assunta in cielo. Si corre, soprattutto, all’ombra dello splendido cencio dipinto da Milo Manara. Motivo in più, se ce ne fosse bisogno, per dannarsi l’anima a vincere oggi. Portare in Contrada quella meraviglia sarebbe uno splendido valore aggiunto per chiunque…..
Era dai tempi di Renato Guttuso che la mano del cielo non si sovrapponeva a quella dell’artista, nel ritrarre la Nostra Signora chiamata tra gli angeli. Manara, autore divinamente trasgressivo come pochi altri, eredita l’arte di Cecco Angiolieri e di Giotto e dipinge la moderna versione di una Madonna del Due o del Trecento.
La donna che è colta nel suo ritratto sul cavallino del Palio mentre ascende al cielo è una delle sue protagoniste predilette. Incarna con grazia, personalità, delicatezza, sacralità e con equilibrio di tratti e di colori la Vergine, così come potrebbe allo stesso modo essere protagonista delle sue storie sulla Grande Rivoluzione, sull’Estate Indiana, sulla Regina dei Pirati Jolanda de Almaviva, su una qualsiasi delle sue eroine dalla femminilità aggraziata e prorompente e dal temperamento avventuroso. Come doveva essere del resto quello della donna che accettò di portare in grembo nientemeno che il Figlio di Dio.
Si corre oggi in Piazza del Campo per conquistare il più bel ritratto di Maria Vergine mai disegnato da tanto tempo a questa parte. Vinca la migliore, o la predestinata delle Contrade. Per onorare costei e la città che anche oggi tratterrà il fiato e sospenderà i battiti del cuore per più di un minuto, non potevamo scegliere come brano che un altro capolavoro.
Si paragonavano a diavoli, ma cantavano e cantano come angeli del cielo, quando vogliono.
Cavalli selvaggi. I colori del Palio.
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