Arrivo vittorioso di Vinales davanti a Rossi
Argentina, secondo appuntamento del campionato. Una pista particolare nota per stressare troppo le gomme delle moto. Quest’anno l’asfalto è in condizioni migliori e il tempo miracolosamente regge la Domenica.
Inizia la gara e subito arriva la prima sorpresa. Dopo poche curve Jorge Lorenzo ha un contatto con Andrea Iannone ed è purtoppo costretto ad un ritiro prematuro. L’Argentina gli sta stretta, proprio come l’anno scorso, solo che stavolta era un’occasione per migliorare il feeling con la sua nuova Ducati. Sembrava stare migliorando poco a poco ma non sarà questa la domenica in cui potrà scoprire le vere capacità della sua Rossa.
È invece Marq Marquez che da subito, partito in pole position, decide di allungare e mettere distanza dagli avversari sin dalle prime curve. Passano pochi giri e sembra volere mettere in chiaro chi comanda in America ma complice forse la voglia di strafare, in seguito ad un avvallamento l’anteriore della sua moto lo tradisce scaraventandolo nella ghiaia. Così quello che poteva essere il protagonista della gara è costretto anche lui al ritiro. Per lui la situazione era sotto controllo, resta da vedere come mai effettivamente la moto l’ha tradito così.
Ma non finiscono qui le sorprese perché davanti Maverick Vinales si ritrova improvvisamente primo, e con un passo gara velocissimo cerca di fare quello che voleva fare poco prima Marquez. Dietro a una curva di distanza lo seguono Cal Crutchlow e Valentino Rossi.
A questo punto davanti le posizioni si stabilizzano, con un Samurai come Johan Zarco, campione del mondo Moto2, a cavallo della sua Yamaha Satellite che dimostra ancora dopo il Qatar che lui di talento ne ha da vendere, facendo fumare il posteriore una curva si e una no. Quarta/Quinta posizione sono sue in questo GP.
Dietro invece le sorprese non sono ancora finite. A completare la lista dei caduti si aggiungono sia Daniel Pedrosa, con chiusura dell’anteriore simile al compagno di squadra, sia Andrea Dovizioso che purtroppo è stato catapultato fuori dalla pista da un arrembante Espargarò con una moto ormai fuori controllo. Disastro Ducati e Honda quindi.
Ed è a questo punto che Valentino dopo una marcatura a uomo su Cal azzecca un sorpasso per conquistare la seconda posizione, che poi manterrà fino a fine gara.
Da qui in poi piloti e gomme non avranno più margine andando a cementificare bene o male tutte le posizioni, che all’ultima curva hanno visto vincere il Gran Premio di Argentina a Maverick Vinales, seguito a ruota da Valentino Rossi e Cal Crutchlow.
Grande gara per Vinales, resta da vedere se avrebbe potuto combattere e trionfare anche con Marquez ancora in piedi. Sicuramente avremo modo di scoprirlo nei prossimi granpremi. Ottimo recupero per Rossi che ormai dà il meglio di se in gara, dopo un venerdì e un sabato in seria difficoltà. Disastro Honda e Ducati, che si spera torneranno a far parlare di se in Texas, soprattutto con Marq, dominatore assoluto di tale pista.
Con la speranza di vederli tutti in piedi al prossimo GP, alla prossima!!
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